Io sono la grondaia di Gustavo A. Rol

~ Dalle Lettere –

lettera. Non è per parlarvi dei miei affari, tanto meno per chiedervi notizie dei vostri: ho bisogno d’intrattenermi un po’ con voi e non è quindi un sacrificio il darvi una parte del mio week-end.
Fuori non piove più: un gran bel sole splende sulla Capitale, e dalla mia finestra vedo scintillare le statue d’oro del ponte Alessandro. Gli ultimi echi delle feste del 14 luglio si sono persi nel rumore attivo della vita metropolitana; in fondo ai caveaux i cantatori si sono addormentati sulle loro vecchie chitarre e sognano, favoriti dalle abbondanti libazioni della veglia, gli eroi leggendari delle loro vecchie canzoni.

… Diceva il Re: «Marchese, chi è, chi è, su, dite… chi è, chi è, quella bellissima dama?». Diceva il Re: «Marchese, questa sera il mio letto sarà tutto di rose ed i boccali ricol¬mi di vino profumato…». Diceva il Re: «Marchese, questa sera, quando l’ultima campana avrà suonato, il ponte s’ab¬basserà dolcemente, e voi mi condurrete per mano, pas¬sando sotto la porticina bassa della torre, quella bellissi¬ma dama…». Ed il Marchese rispose: «Oh, Sire, io vi con-durrò per mano la bellissima dama; oh Sire, la condurrò piangendo, chi è, chi è? Essa è bella, fresca come un fiore nel mattino, dolce come l’anima di un giglio: essa è la mia sposa!». «Je ne veux pas pleurer, pleurer pour toi – mais je veux bien souffrir, souffrir pour toi mon Roi! Elle était blonde, et ses cheveux comme l’or…».

Chissà perché, tutte le cose belle, antiche o moderne sono tristi?
La culla del sentimento è stato il dolore.
Parigi fu tutta una festa per l’anniversario della Repubblica. Danzavano nelle strade al suono delle fisarmoniche, cantavano ai giardini delle Tuileries attorno alle fiaccole che

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