Intervista a Gloria Venturini


OLYMPUS DIGITAL CAMERAA cura di Renzo Montagnoli

L’intervistata è Gloria Venturini, poetessa e anche narratrice di Lendinara (RO). Inoltre è il dominus e il presidente del celebre Premio Letterario L’Arcobaleno della vita. Vincitrice di numerosi concorsi di poesia e di narrativa, ha pubblicato Tra le pagine della Fantasia, per i tipi dell’EdiGiò e Rivoli di donna, edito da Nuovi Poeti.

– Questo libro, uscito nel settembre 2007, per i tipi delle Edizioni Nuovi Poeti di Giampiero Grasso, è una pubblicazione che ti spettava di diritto per aver conseguito il piazzamento tra i primi tre posti nel concorso “Spazio Autori”, I^ Edizione 2006/2007.
In particolare, già dalla prima pagina, sono rimasto colpito da Mi vestirò ( Vestita di sole, / camminerò tra verdi giardini, / vestita di luna, / andrò tra i sentieri dei sogni.).
Questi pochi versi riassumono, a mio parere, Gloria Venturini donna e poetessa. E’ così?
E in particolare chi è veramente Gloria Venturini?

Ogni poesia che scrivo è vibrazione d’anima che filtra attraverso di me, quindi riflesso di una me stessa allo stato puro.
Sono una matita solitaria e randagia che scrive a cuore aperto.
La poesia non è solo comunicazione, espressione e verità introspettiva, ma è vita, nel suo significato più intenso, è creazione, magia ed incanto. In un mondo come il nostro, dove la tecnologia e la frenesia hanno preso il sopravvento, a volte è necessario fermarsi un istante e lasciare che il tempo rimanga sospeso, in modo tale che il buio della nostra esistenza venga circoscritto e illuminato dalle parole.
Mi chiamo Gloria Venturini, vivo in un piccolo paese nella verde provincia di Rovigo, immersa nella quiete dei campi fioriti, nell’azzurro del cielo e nella luce solare della campagna.
Ho un  diploma di Maturità Magistrale.
Amo molto leggere e scrivere, in particolar modo adoro imprimere sulla carta storie di vita vissute, storie di fantasie del cuore, storie di anima.
Possiedo immensi tesori, sono le mie adorate tre figlie.
Lavoro come impiegata in un ufficio tecnico, ma alla sera, dopo le varie vicissitudini di ogni giorno, raggiungo la terra del libro, il mondo dei sogni e scrivo.
Sono l’ideatrice e Presidente del Premio e della Giuria del Concorso Internazionale di Poesia e Prosa, “L’arcobaleno della Vita” della Città di Lendinara, giunto alla settima edizione.

– Di giorno pragmatica, ma di sera e di notte sognatrice, o meglio ancora creatrice. Come vedi la situazione attuale della poesia, o, per meglio esprimere il concetto, trovi che abbia ancora senso nelle attuali generazioni  scrivere in poesia?

La poesia è più antica della scrittura, della filosofia e della letteratura. La poesia rappresenta una forma sentita e profonda di comunicazione. Ha senso parlare di poesia anche se l’umanità sta andando alla deriva verso il potere a discapito dei valori,  anche se l’uomo ha smesso di sognare, è necessario parlare di poesia, parlare d’amore, di sensazioni di cuore che sgorgano allo stato puro, sono la parte più intima dell’essere umano, la poesia ci permette di entrare direttamente in contatto con l’intero universo e di essere veramente i protagonisti del grande mistero della vita. La poesia è la scienza dell’anima.

– Penso che avrai letto moltissime poesie, di autori di conclamato elevato livello. Fra questi, quali sono quelli che più ti hanno influenzato e per quali motivi?

Amo la poesia in qualsiasi forma si manifesti, perché è aspetto di vita nel senso più profondo, entra nell’anima e fa stillare melodie di fantasie, di passioni, di amori e di dolori.
Amo il mondo di Pablo Neruda, l’enfasi con cui si esprime “Da dove, da che abisso estrai il tuo azzurro?” – da Odi elementari.
Amo l’onda dell’inquieto divenire di Eugenio Montale “Ma è possibile, lo sai, amare un’ombra, ombre di noi stessi.” – da Xenia 1.
Adoro Emily Dickinson, il suo evitare le solite strade ben delimitate, il suo lessico personale e perfettamente attuale e vivo “L’anima scrive – non in casa – sopra la carne e si avvia col suo dolce passo eterico dove non è speranza di toccarla” – da Poesie.
Sono “intimamente” vicina a Federico Garcia Lorca, al suo sentimento gitano, alla speranza che credeva potesse conciliare tutto, alla sua contraddizione di tradizione e d’avanguardia, alle sue testimonianze “lloraba como un nino” (piangeva come un bambino) al suo “verde come ti voglio verde”.
Il genio di Giacomo Leopardi, amato sin dal tempo dei banchi di scuola, la sua terribile disperazione, il disinganno, la  consapevolezza della nullità e della miseria dell’uomo, consolatrice la poesia con l’atto estremo e sublime della fine “Se respirar ti lice – D’alcun dolor: beata – se te d’ogni dolor morte risana”. – da Canti – La quiete dopo la tempesta.
“Mai, non saprete mai come m’illumina/ L’ombra che mi si pone a lato, timida/ quando più non spero…” da Giorno, poesie di Giuseppe Ungaretti, versi rapidi, simili al bagliore di un attimo.
Les fleurs du mal e lo Spleen di Charles Boudelaire, la sua voce segreta, la magia dell’universo e delle sue leggi, il resoconto della sua straziante vita “ Il Poeta assomiglia al principe dei nembi/ che pratica la tempesta e se la ride l’arciere;/ esiliato a terra in mezzo agli scherni,/ le ali di gigante gl’impediscono di camminare” da Spleen – L’albatro.
Amo le tragedie di William WìShakespeare, il fanciullino di Giovanni Pascoli, la poesia fuori dal tempo di Dino Campana, l’esoterismo di Fernando Pessoa, gli abbandoni di Alda Merini, la politicità alta e profonda di Bertolt Brechet, e tanti altri ancora.
Walt Whitman e la sua raccolta poetica Fogli d’erba è un libro che consiglio a tutti, egli possiede un epos gotico, “la divina bellezza esibita nella più abile opera della Natura – il corpo umano, forma e volto” – “ Per l’anima più soave e più saggia di tutti i miei giorni e le mie terre: per il suo amato ricordo,/…/Là nei pini odorosi, nei cedri neri e velati”.

– Secondo te, oggi ha un futuro la poesia o corre il rischio di passare come un’arte minore? In questo secondo caso, di cosa necessita la poesia per restare la prima forma espressiva letteraria?

Credo che ciascun poeta sia un isola collegata da ponti invisibili ad altre isole. In questo universo di poesia molta sembra essere composta quasi come una prescrizione medica, un esagerato flusso di anima, una mancanza di stile e di metodo, senza alcuna auto – critica. Di fatto la poesia si è  allontanata dalla gente. A mio avviso il poeta deve avere la capacità di catturare l’attenzione del lettore verso il suo micro-cosmo interiore, nella sua casa di luci ed ombre, dove la realtà delle proprie emozioni tocca le corde più segrete del profondo. La poesia è uno spiraglio verso la bellezza dei vuoti, dei silenzi, dei colori e dei misteri dell’abisso umano; bisogna stare attenti a non perdersi.

– Tu sei la presidente del Premio letterario “L’Arcobaleno della vita”. Che importanza riconnetti per la tua vita culturale a questo concorso?

Il Premio, nelle sue 6 edizioni vanta di un totale di 6.247 opere in concorso, con un’adesione complessiva di 3.278 autori. I componimenti evidenziano una propensione al colloquio interiore, un’ansia di valori autentici, sono pagine di confessioni, timide, che rivelano anime inquiete, commuovono e fanno riflettere.
La nostra grande speranza è riposta nei giovani affinché trasmettano in modo schietto e genuino le loro emozioni, le loro esperienze sulla vita, la bellezza della natura.
Essi possiedono la capacità di un’analisi profonda, molto più di quanto in apparenza dimostrino. Lo scrivere è un’attività importante che aiuta a capire il mondo, ma soprattutto noi stessi. Il Premio vuole stimolare i giovani e gli autori a fissare le emozioni, le riflessioni e i sentimenti con i racconti o con la poesia.  Ringrazio tutti gli autori partecipanti per avermi permesso di toccare la loro anima, per avermi dato emozioni nel leggere i loro scritti.

– E sempre a proposito de L’Arcobaleno della vita, secondo te quali sono gli autori più di prestigio che fino a ora vi hanno concorso?

Un plauso va a tutti i partecipanti, ai vincitori e a tutti coloro rimasti fuori dalla rosa dei segnalati, è comunque d’obbligo il riconoscimento al loro coraggio nel porsi in discussione, nel sottoporsi a giudizio.
Dare spazio alle parole, ai pensieri, ha significato per noi far respirare la libertà e l’universo di ogni persona, che attraverso le sue opere ci ha inviato un po’ della sua anima.
Tra i 3.278 autori partecipanti alla nostra iniziativa, ve ne sono alcuni che dopo aver vinto nelle varie sezioni inedite in seguito hanno ottenuto altre vincite e la pubblicazione. A loro dire, il nostro premio è un trampolino di lancio. Questo non ci fa che onore e piacere.

– Quale è il tuo poeta preferito e per quali motivi?

Federico Garcia Lorca.
” Mi hanno portato una conchiglia./ Dentro canta/ un mare di carta./ Il mio cuore/ si riempie d’acqua/ con pesciolini/ d’ombra e d’argento./ Mi hanno portato una conchiglia”.
Amo i suoi versi musicali ricchi ed interiori, la sua ripetizione ossessiva di ritmi, il suo grande amore per la vita e la poesia. I suoi canti gitani, i misteri oscuri dell’esistenza, il suo mondo sospeso tra il sogno e la realtà. “In Federico tutto era ispirazione; la sua vita, così meravigliosamente in armonia con la sua opera, fu il trionfo della libertà, e fra la sua vita e la sua opera v’è uno scambio spirituale e fisico così costante, così appassionato e fecondo, che le rende eternamente indivisibili.”
Federico Garcia Lorca è un’anima alata, come non amarlo?

– Progetti (letterari) per il futuro. Ce ne sono? E se sì, ci vuoi fornire qualche anticipazione?

Nel cassetto ho un libro di poesie dove sono raccolte tutte le opere che hanno ottenuto riconoscimenti a vari premi letterari nazionali ed internazionali, vorrei tanto pubblicarlo, mi manca solo l’editore, la prefazione già ce l’ho!
Nelle pieghe del cervello mi brulica quel romanzo non ancora iniziato, per il solito motivo, mancanza di tempo.
Vorrei assemblare poesie, aforismi, haiku, racconti e favole in una sorta di diario cronologico.
Vedremo.

Grazie, Gloria, per le puntuali e interessanti risposte. Ti saluto con l’augurio che molti possano leggere e apprezzare la tua poesia e in particolare Rivoli di donna.

Leggi recensione a Rivoli di donna

Renzo MontagnoliSito

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