A cura di di Massimo Maugeri
Emanuele Pettener è nato a Venezia, ma vive negli Stati Uniti dal 2000 dove insegna lingua e letteratura italiana alla Florida Atlantic University. E non è un caso che il suo nuovo romanzo, “Arancio” (Meligrana, 2014), sia ambientato proprio in Florida. Ne discutiamo con l’autore…
–Partiamo dall’inizio, Emanuele… e raccontaci qualcosa sulla genesi di “Arancio”. Come nasce questo tuo nuovo romanzo?
Dal mio gusto per la commedia verbale, sviluppatosi grazie alla frequentazione assidua di Oscar Wilde, e dal mio amore per il colore, che il sud della Florida asseconda gioiosamente.
–Il protagonista del libro è un maestro di tango. Si chiama, appunto, Tommaso Arancio. Che tipo è?
Mooolto pigro. Pensa quasi unicamente a mangiare. Dichiara senza ostentare d’avere fra i suoi amici Balzac e Dean Martin (tiene a distanza Jim Morrison perché gli vomita sempre sul tappeto) e si rende conto che la cosa può sembrare balzana, perciò propone l’ipotesi che la gente famosa, dopo morta, vada a vivere in Florida. E, caro Massimo, posso suffragare questa ipotesi: giuro che un paio di Hemingway li ho visti anch’io, e almeno una decina di Glorie Swanson!
–Un altro personaggio importante è “la grassona”. Cosa puoi dirci di lei?
La grassona è la donna più ricca d’America, una grande editrice (e molti sospettano vertice della piramide malavitosa). Ha individuato le necessità primarie di ogni essere umano: riempire la pancia, l’anima e l’ego. Ha cominciato quindi aprendo un ristorante dove serviva polpette fritte di alligatore, si è poi specializzata nella produzione di cibi e riviste annesse che curassero le ferite dei cuori spezzati, infine ha aperto una catena di scuole di scrittura creativa.
–Quali tipi di sfide dovrà affrontare Tommaso a seguito del suo trasferimento in Florida?
La grassona s’innamora follemente di Tommaso, e lo assume come editorialista al “Baja Topon Post”. Gli affida la rubrica “Italians do it better,” dove Tommaso è costretto a dar suggerimenti sentimentali – gli abitanti di Baja Topon credono che tutto si possa imparare, anche l’amore, e proliferano i manuali “how to” – ma conservare il lavoro (e non finire nel calderone dei disoccupati di cui si diceva) è complicato, anche perché allo stesso tempo deve trovare stratagemmi per fuggire alle avances della grassona e alle manipolazioni dei suoi colleghi, la procace Petunia Jones e l’arrapatissimo Glenn Grant, oltre ai salamelecchi del direttore del “Baja Topon Post,” John Besançon. Ma Tommaso è un romantico e quando incontra Alice capisce finalmente il consiglio (apparentemente semplice) che gli ha dato il suo amico barista (che afferma di essere Dio, ma Tommaso non ci crede, c’è un limite a tutto): “Fa’ quello che vuoi”.
Emanuele Pettener insegna lingua e letteratura italiana alla Florida Atlantic University (Boca Raton, Florida). Ha scritto due romanzi (È sabato mi hai lasciato e sono bellissimo, Corbo, 2009, e Proust per bagnanti, Meligrana, 2013), una raccolta di short-stories (A Season in Florida, Bordighera Press, 2014) e un saggio (Nel nome del padre del figlio e dell’umorismo. I romanzi di John Fante, Cesati, 2010). Ha curato il cinquantesimo numero della rivista “Nuova Prosa” (Essere o non essere Italoamericani, Greco&Greco, 2009).
Massimo Maugeri
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Titolo: Arancio
Editore: Meligrana Giuseppe Editore
Collana: Priamo
Data di Pubblicazione: Maggio 2014
Prezzo: € 15.00
ISBN: 886815076X
ISBN-13: 9788868150761
Pagine: 150
Reparto: Narrativa