Prima visione: Interruption


Recensione film “Interruption” per la regia di Yorgos Zois

QUANDO IL CINEMA PARLA DI TEATRO
Su questo non c’è dubbio, “gli dei non lasceranno i nostri terribili assassini impuniti”, come dice la profezia da una gabbia di vetro nell’Orestea che apre il film in un teatro di Atene, dove l’interruzione del titolo serve al capo del coro per invitare parte del pubblico a presentarsi e formare l’areopago giudicante come nella tragedia di Eschilo. Domanda cruciale e, oggi, per certi versi banale, a uno spettatore: questa è finzione o realtà? Tra controluce netti, buio e sfocature in forma di silhouette si rasenta una sorta di costante “pericolo di scena” (l’ispirazione del regista Zois viene dall’assalto ceceno al teatro di Mosca, dove il pubblico credette per un po’ che era spettacolo). Si sente, e pesa un po’, l’eredità di Anghelopoulos e del suo capolavoro “La recita”. Epilogo a sorpresa.

Silvio Danese

Titolo originale: Interruption
Nazione: Grecia, Francia, Croazia
Anno: 2015
Genere: Drammatico
Durata: 109′
Regia: Yorgos Zois
Cast: Alexandros Vardaxoglou, Maria Kallimani, Alexia Kaltsiki, Christos Stergioglou, Maria Filini

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