Confutare, con una certa dose di ironia, le false credenze sul fenomeno mafioso, cercare di fare chiarezza su un tema così urticante: questo è il senso del nuovo libro di Andrea Leccese, pubblicato da Armando Editore.
Va rimosso il pregiudizio che vuole la mafia come un problema esclusivamente meridionale. Il mafioso può anche non essere siciliano (o campano, calabrese, pugliese) e può persino non avere la coppola, i baffi e la lupara. I fatti di Mafia Capitale ci aiutano senz’altro su questo fronte. Così, provocatoriamente, l’autore ci ricorda che “maffia” (fino al secondo dopoguerra si pronunciava con due “effe”) è in realtà un vecchio vocabolo toscano che indicava ostentazione e boria.
Un altro errore che va evitato è quello di considerare la mafia soltanto come un problema di ordine pubblico, trascurando la sua preponderante dimensione economica (spesso globalizzata). Del resto, il mafioso è il più spregiudicato degli imprenditori dotato di un potere economico e in ultima analisi politico.
A cento anni dalla nascita di Edward C. Banfield, Leccese non può non cogliere il possibile legame tra la delinquenza mafiosa e l’ethos di Montegrano. Ma, a pensarci bene, è stessa società del consumo con la sua venerazione del dio denaro a offrire l’humus culturale più favorevole a questo male. Ecco perché questi criminali possono contare sulla collusione di territori umani tanto estesi. È questo che fa più danni: la forza delle organizzazioni criminali sta proprio nei comportamenti complici e funzionali. Forse, c’è un mafioso in ognuno di noi. E dobbiamo tenerlo a bada.
La personificazione del mafioso è cambiata perché lo stesso fenomeno coinvolge anche l’ambito imprenditoriale, come dimostrano gli ultimi episodi di Mafia Capitale e l’esplosione del fenomeno mafioso anche al Nord Italia. Si è ormai passati dalla mafia della lupara ai colletti bianchi.
Quello di Andrea Leccese è un saggio molto incisivo che definisce il potere mafioso nella sua tentacolare esistenza e complessità. La prefazione è del senatore Mario Michele Giarrusso, membro della Commissione parlamentare antimafia; in appendice, un’intervista alla criminologa Imma Giuliani.
Titolo: Maffia e Co. Riflessioni sul capitalismo criminale
Editore: Armando Editore
Collana: Scaffale aperto
Data di Pubblicazione: febbraio 2016
Prezzo: € 10.00
ISBN: 8869920283
ISBN-13: 9788869920288
Pagine: 96
Reparto: Politica e società
Andrea Leccese è nato a San Severo (FG) nel 1976 e vive a Bari. Tra le sue pubblicazioni: Torniamo alla Costituzione! (Castel Gandolfo, 2009) e, nelle nostre edizioni, Le basi morali dell’evasione fiscale (2008), Innocenti evasori (2012), Inciucio forever (2014). Nel 2009 ha vinto il Premio Nazionale “Paolo Borsellino”.