Il supplizio del legno
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IL DELIRIO DI ZHAO JIA
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larga strada coperta di terra gialla, lo sterco di cavallo fumante e qualche passerotto dai grandi occhi neri che con la testa piegata frugava nei mucchietti di feci cercando qualcosa da mangiare: di tua nonna nemmeno l’ombra. Mamma… In preda allo sconforto, non potei fare a meno di mettermi a urlare. Piangevo facendo lunghi singhiozzi, più lunghi del fos-so puzzolente che costeggiava la strada. Il mio cuore era pieno di nostalgia e di un gran risentimento verso di lei. Mamma, mi hai spinto a riconoscere mio zio, ma chi è mio zio ? Mi hanno tirato su come se fossi un gatto morto, una carcassa di cane, poi mi hanno gettato nel fosso puzzolente, per poco non mi ammazzano. Non te ne sei accorta? Mamma, se puoi indicami una strada sicura per uscire da questo mare di sofferenze. Se non sai come fare, allora almeno stai zitta e lasciami vivere o morire senza tanti complimenti. Ma tua nonna non mi diede ascolto e nel mio cervello la sua voce sfinita continuava a ripetere:
«Figliolo, va’ a vedere, quello è tuo zio… tuo zio…» Come un pazzo mi misi a correre dietro ai gruppo. E soltanto mentre correvo all’impazzata lei taceva. Bastava che i miei passi rallentassero perché il suo borbottio irritante tor¬nasse a risuonarmi nelle orecchie. Non avevo scelta: dovevo continuare a correre, non potevo fermarmi se volevo sfuggire alla nenia petulante di quel demone, anche a rischio di farmi buttare di nuovo nel fosso dai soldati. Seguendoli, uscii dalla porta Xuanwu e arrivai al tratto di strada stretta, paludosa e accidentata che portava fino alla piazza del patibolo di Caishikou. Era la prima volta che mettevo piede in quella strada famigerata: ora quel percorso è segnato profondamente dalle mie orme. Oltre le mura della città il paesaggio era di¬ventato di colpo molto più desolato: tra le case basse ai lati della strada si vedevano campi di ortaggi verdeggianti. Li cre¬scevano cavoli, rape e filari e filari di fagiolini dalle foglie giallastre e i germogli intricati. Nei campi c’erano uomini chini intenti a zappare, probabilmente a loro non interessava affatto questo corteo rumoroso. Qualcuno, senza smettere di lavorare, lanciò una fredda occhiata verso la strada, altri con il capo abbassato non alzarono nemmeno la testa.
Quando arrivammo, la strada serpeggiante di colpo svanì
Titolo: Il supplizio del legno di sandalo
Autore: Yan Mo
Traduttore: Liberati P.
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi tascabili. Scrittori
Prezzo: € 13.50
Data di Pubblicazione: Aprile 2007
ISBN: 8806186612
ISBN-13: 9788806186616
Pagine: 504
Reparto: Narrativa > Narrativa contemporanea