Il seme dell’equilibrio di Davide Carboni


Il seme dell’equilibrio
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La fila procedeva nella boscaglia come formiche verso il formi¬caio. Tutti non vedevano l’ora di tornare al villaggio per iniziare a ricostruire gli edifici distrutti. Non mancava ormai molto alla meta e quando finalmente furono arrivati guardarono la devastazione e lo scempio del loro paese. Il fuoco aveva spazzato via tutto con la sua potenza divoratrice. La maggior parte delle case erano crollate in mozziconi di legno annerito. La cenere si era posata sugli alberi, talmente fitta che pareva neve. Dove prima c’era l’erba ora c’era terra bruciata, dove c’erano abitazioni ora solo macerie e dove c’era Laubren ora restava solo la fatica di chi aveva dato tutto per quel luogo e si ritrovava solo con gli occhi per piangere.
Tormuil si costrinse a osservare la devastazione che i suoi uo¬mini avevano provocato e si sentì affranto, ma ancora più sicuro che la decisione che aveva preso qualche ora prima era giusta. Si sarebbe impegnato e avrebbe aiutato quelle persone e ricostruire tutto quanto.
Brann non indugiò troppo sullo sconfortante panorama e si mise in piedi sul cavallo, affiancato dal piccolo Camaron, attirando l’at¬tenzione della gente. «Come potete vedere è tutto da rifare, tutto è da ricostruire. So che questo paesaggio vi avvilisce profondamente, ma so anche quanto cuore la gente di Laubren ha da mettere in gioco. La fatica e il lavoro non sono mai stati un problema per noi. Questo paese risorgerà prima che ce ne rendiamo conto».
Tutti parvero rincuorati da quelle parole, riconoscendo lo spirito del villaggio in se stessi, e si guardarono in giro scoccando sorrisi come se quelle che avevano davanti non fossero le loro case distrutte.
Brann riprese a testa bassa: «Ma questa purtroppo non è la sola tristezza che le vostre orecchie debbano udire durante la giornata». Si fermò osservando gli sguardi della gente, dubbiosa: «Schivata una catastrofe, ecco che subito un’altra si profila all’orizzonte senza pietà o rispetto per quello che già avete passato. Dovremo presto difenderci da un’altra minaccia che incombe sulle nostre teste. Sare¬mo attaccati, e non da semplici uomini, ma da belve voraci che non esiteranno a sbranarci persino le ossa».
Nel silenzio che seguì lasciò che i presenti metabolizzassero la notizia e, come il giovane si aspettava, la notizia fu in grado di di-

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Titolo: Il seme dell’equilibrio
Autore: Davide Carboni
Editore: Lupo
Collana: Abatjour
Prezzo: € 16.00
Data di Pubblicazione: Gennaio 2012
ISBN: 8866670308
ISBN-13: 9788866670308
Pagine: 392
Reparto: Narrativa > Fantasy

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