Il piacere di Gabriele D’Annunzio


Il piacere
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mobilissimo per mille diverse espressioni e il sinistro rimaneva sempre immobile e quasi vetrificato sotto la lenta rotonda, come se l’uno servisse per esprimere e l’altro per vedere. – Nella Fiera di maggio, riceveste una nuvola d’oro.
– Ah, la Fiera di maggio! Una follia – esclamò la marchesa d’Ateleta.
Come i servi venivan mescendo vin ghiacciato di Sciampagna, ella soggiunse:
– Ti ricordi, Elena? I nostri banchi erano vicini.
– Cinque luigi per sorso! Cinque luigi per morso! – si mise a gridare Don Filippo del Monte, imitando per gioco la voce di un banditore.
La Muti e l’Ateleta ridevano.
– Già, già è vero. Voi gittavate il bando, Filippo – disse Donna Francesca. – Peccato che tu non ci fossi, cugino mio! Per cinque luigi avresti mangiato un frutto segnato prima da’ miei denti e per altri cinque luigi avresti bevuto Champagne nel concavo delle mani d’Elena.
– Che scandalo! – interruppe la baronessa d’Isola, con una smorfietta d’orrore.
– Ah, Mary! E tu non vendevi le sigarette accese prima da te, e molto inumidate, per un luigi? – fece Donna Francesca, sempre ridendo.
E Don Filippo:
– Io vidi qualche cosa di meglio. Leonetto Lanza ottenne dalla contessa di Lùcoli, per non so quanto, un sigaro d’avana ch’ella aveva tenuto sotto l’ascella…
– Ohibò! – interruppe di nuovo la piccola baronessa, co-micamente.

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Titolo: Il piacere
Autore: Gabriele D’Annunzio
Editore: Giunti Editore
Collana: Y
Data di Pubblicazione: Giugno 2012
ISBN: 8809743504
Prezzo: € 7.00
ISBN-13: 9788809743502
Pagine: 464
Reparto: Narrativa

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