Il pendolo di Foucault di Umberto Eco


Il pendolo di Foucault
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“Quello quale?”
“Quello che tu credi. Una volta, avrò avuto cinque o sei «mi, mi sono sognato che avevo una tromba. Dorata. Sa, uno di quei sogni che si sente il miele colare nelle vene, una specie cS polluzione notturna, come può averla un impubere. Non credo di essere mai stato felice come in quel sogno. Mai più. Naturalmente al risveglio mi accorsi che la tromba non c’era e mi misi a piangere come un vitello. Piansi tutto il giorno. Davvero quel mondo dell’anteguerra, sarà stato il trentotto, era un mondo povero. Oggi se avessi un figlio e lo vedessi così disperato gli direi andiamo, ti compero una tromba – si trattava di un giocattolo, non sarà mica costato un capitale. Ai miei non venne neppure in mente. Spendere, allora, era una cosa seria. Ed era una cosa seria educare i ragazzi a non avere tutto quel che si desidera. Non mi piace la minestra coi ca¬voli, dicevo – ed era vero, mio dio, i cavoli nella minestra mi facevamo schifo. Mica che dicessero va bene, per oggi salti la minestra e prendi solo la pietanza (non eravamo poveri, ave-ramo primo, secondo e frutta). Nossignore, si mangia quel che c’è in tavola. Piuttosto, come soluzione di compromesso, k nonna si metteva a togliere i cavoli dal mio piatto, uno per ano, vermiciattolo per vermiciattolo, sbavatura per sbavatura, e io dovevo mangiare la minestra depurata, più schifosa di prima, ed era già una concessione che mio padre disapprovava.”
“Ma la tromba?”
Mi aveva guardato esitando: “Perché le interessa tanto la tromba?”
“A me no. E lei che ha parlato di tromba a proposito dell’ogetto d’amore che poi non è quello giusto…”
“La tromba… Quella sera dovevano arrivare gli zìi da ***, non avevano figli ed ero il nipote prediletto. Mi vedono pian¬gere su quel fantasma di tromba e dicono che sistemano tutto loro, il giorno dopo saremmo andati alla Upim dove c’era un intero bancone di giocattoli, una meraviglia, e avrei trovato la tromba che volevo. Passai la notte sveglio, e scalpitai per tutta la mattina dopo. Al pomeriggio andiamo alla Upim, e c’erano trombe di almeno tre tipi, saranno state cosine di latta ma a me sembravano ottoni da golfo mistico. C’era una cornetta

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Titolo: Il pendolo di Foucault
Autore: Umberto Eco
Editore: Bompiani
Prezzo: € 11.00
Collana: I grandi tascabili
Data di Pubblicazione: Gennaio 2001
ISBN: 8845273474
ISBN-13: 9788845273476
Pagine: 704
Reparto: Narrativa > Narrativa storica

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