I ragazzi cercano case ancorate alle stelle nel contatto con una natura che racconta l’infinito e, con la sua bellezza schiacciante, richiama a una purezza al tempo stesso vergine, indomabile e pericolosa. Oppure nel contatto forte e reale con le vite degli altri, vite spesso fragili, per le quali fare qualcosa di buono.
Alessandro D’Avenia “L’arte di essere fragili”