I fetenti
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York con Sydney, in un percorso a prova di rapina e di impiegati infedeli. Ma entrando in rete, ancora le misure di sicurezza sono inadeguate, sarà come togliere una caramella ad un bambino, in tutta sicurezza, senza rischi di essere scoperti, senza rischiare colpi di mitra da parte di vigilantes”. Allora non è completamente finito: le carte e la coca non gli hanno bruciato completamente il talento. L’idea nella sua follia è geniale e, al tempo stesso, semplice. Eugenio si mette al lavoro e, tirando fuori dai suoi ricordi tecniche che non si possono dimenticare, comincia ad esaminare le procedure di trasmissione in rete dei trasferimenti di danaro. Supera le varie protezioni e s’imbatte in una procedura, utilizzata da una banca, prodotta dall’azienda per la quale a suo tempo lavorava. E un gioco da ragazzi scaricare il programma ed esaminarlo per capire i meccanismi di protezione. Riesce addirittura a capire chi lo ha redatto: è un tecnico col quale ha lavorato a lungo. Conosce bene il suo stile, le sue tecniche, il modo d’affrontare i problemi e di risolverli. Ma c’è qualcosa d’insolito, deve essere successo qualcosa di nuovo nella sua vita e lo stile è diventato più complicato, più involuto. A suo tempo, quando predisponeva le parole chiave che consentono di identificare chi trasmette e chi riceve, di solito adoperava sempre parole chiave numeriche da 8 a 10 caratteri, con permutazioni della data di nascita sua, di sua moglie e dei due suoi figli, oppure trasformando in numeri il nome della moglie e dei suoi figli. Ogni trenta giorni d’utilizzo della procedura, la parola chiave cambiava automaticamente: passava dai dati della moglie a quelli del figlio più grande, a quelli del figlio più piccolo. In testa o in coda della parola chiave v’erano due 69 |
Titolo: I fetenti
Autore: Raffaele Abbate
Editore: AM Edizioni Marotta
Data di Pubblicazione: 2004
Prezzo: € 10.00
ISBN: 8876310037
ISBN-13: 9788876310034
Pagine: 120
Reparto: Narrativa