Una persona che sa scrivere una lunga lettera con facilità non può scrivere male. Jane Austen
SCRITTURA PER TESTI TEATRALI, CINEMATOGRAFICI, SCENEGGIATURA
ESERCITAZIONE D’INGRESSO al Corso di scrittura di testo teatrale, cinematografico e sceneggiatura (Sette esercizi, più versioni, oltre una misteriosa richiesta; la stessa prova, con modifiche e integrazioni, sarà utilizzata nella V° lezione e in altre. Si può prendere visione del programma qui:
http://www.pragmata.info/Corso%20testo%20teatrale.htm
Alla base della esercitazione c’è la convinzione che in Italia ci siano ottimi scrittori, mal gestiti dal sistema della editoria che, in ogni caso, si confronta con una crisi che non è solo economica. Aprire altre strade alla parola, al suo uso, immaginare altri mondi non solo è possibile, ma accade da decenni. Occorre diffondere l’idea che si possa scrivere non solo per la narrativa, spaziando tra i vari generi, ma che sia possibile farlo proficuamente anche in altri settori che non possono prescinderne. La sceneggiatura per i vari impieghi è una via possibile, già praticata da decenni. Basti pensare che scrittori di vaglia, come Raffaele La Capria, esordì nel 1952 con Un giorno d’impazienza (attese quasi dieci per Ferito a morte, con cui vinse il Premio Strega, nel 1961) ha dato moltissimo come sceneggiatore per il cinema:
– Racconti dell’Italia di ieri – Terno secco, regia di Gilberto Tofano (1961)
– Leoni al sole, regia di Vittorio Caprioli (1961)
– Le mani sulla città, regia Francesco Rosi (1963)
– C’era una volta, ancora per la regia di Francesco Rosi (1967)
– Senza sapere niente di lei, regia di Luigi Comencini (1969)
– Uomini contro, regia di Francesco Rosi (1970)
– Identikit, regia di Giuseppe Patroni Griffi (1974)
– Cristo si è fermato ad Eboli, regia di Francesco Rosi (1979)
– Sabato, domenica e lunedì, regia di Lina Wertmüller (1990)
– Diario Napoletano, regia di Francesco Rosi (1992)
– Una questione privata, regia di Alberto Negrin (1993)
– Ferdinando e Carolina, regia di Lina Wertmüller (1999)
Gli esercizi sono sette, oltre una misteriosa richiesta, ma se ne possono scegliere anche solo tre. Uno a libera scelta. Il VI° e il VII° sono obbligatori.
Si possono scoprire gli esercizi accedendo qui:
Si segnala che i risultati della esercitazione saranno utilizzati anche per la individuazione di testi da cui si possano ricavare romanzi grafici. Esattamente: non fotoromanzi, bensì Graphic Novel. Per questo genere è richiesta una partitura breve e l’esercitazione si regge anche sulla idea di una Graphic Novel antologica. In Italia c’è già chi ha sperimentato ipotesi similari. A esempio Edizioni Scudo (http://www.innovari.it/scudo.htm), che si è avvalsa dei contributi sia di Giorgio Sangiorgi e Luca Oleastri (l’hanno creata) che di altri illustratori. Eventuali contributi di pregio saranno segnalati proprio a Edizioni Scudo, senza per questo, naturalmente, impegnarla.
Alessia e Michela Orlando