A cura di Gordiano Lupi
Lucio Fulci, dopo aver scritto e sceneggiato Un giorno in pretura (1954), girato da Steno insieme al futuro regista de paura come assistente, realizza una sorta di sequel apocrifo interpretato da attori comici che vanno per la maggiore nei primi anni Sessanta. Un giorno in pretura aveva come interpreti Sophia Loren, Alberto Sordi, Walter Chiari, Silvana Pampanini e Peppino De Filippo. Gli imbroglioni (1963) segna la continuità con il precedente per la presenza di Walter Chiari e per la tematica processuale delle piccole beghe da pretura, ma si differenzia per il rilievo concesso ai due comici del momento: Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Si deve a Domenico Modugno e a Lucio Fulci se negli anni Sessanta – Settanta i due popolari attori siciliani hanno segnato l’immaginario comico degli spettatori italiani. Il cantante siciliano li ha scoperti e lanciati in teatro, ma Lucio Fulci ne ha decretato il successo cinematografico definendo i ruoli all’interno della coppia, decidendo che il presunto furbo doveva essere Ciccio Ingrassia e lo sciocco integrale Franco Franchi.
Gli imbroglioni è il nono film di Franchi & Ingrassia, il terzo con Lucio Fulci, ma ne seguiranno altri sei, per un totale di tre anni di lavoro che caratterizzano un sodalizio abbastanza duraturo. Non avevano un carattere facile, né i due comici, né Lucio Fulci, quindi la lunga convivenza è quasi un record. Il primo film di Lucio Fulci con Franco e Ciccio è I due della legione (1962), parodia della legione straniera e debutto al cinema del nuovo schema comico. Il secondo è Le massaggiatrici (1963), nono film della coppia comica interpretato nel 1963.
Gli imbroglioni è un lavoro giovanile di Fulci, molto divertente, dotato della classica struttura a episodi, nascosta da varie cause decise dal pretore di un tribunale romano. I due amici sono in fuga dalla Sicilia in cerca di fortuna, ma si cacciano in una serie di guai e sono artefici di piccoli imbrogli che li portano ad accumulare diverse condanne e parecchi anni di galera. Sono i protagonisti assoluti di tre episodi e tutti li ricordiamo per caratteristiche espressioni: “Innocenti siamo!”, “C’è un equivoco giudiziario!”, “Abbonati siamo!”, per finire con l’esilarante “Ricorreremo ad Assisi!”. Altri interpreti di episodi divertenti sono Raimondo Vianello, procuratore calcistico bolognese innamorato delle donne, e Walter Chiari, fidanzato vessato dalla suocera ma innamorato della sua donna. Castellano e Pipolo scrivono solo l’episodio che vede protagonista Walter Chiari, mentre Vighi e Guerra si dedicano alle peripezie di Franco e Ciccio che conoscono dai tempi di Gerarchi di muore (1961) di Giorgio Simonelli. La pellicola è girata in quattro settimane, come abitudine di Lucio Fulci e caratteristica delle pellicole interpretate dalla coppia comica siciliana. Ma non è tirato via, non presenta buchi di sceneggiatura né problemi di regia. Il 25 settembre 1963 debutta all’Astor di Torino, nel corso della stagione incassa 523.455.000 lire ed esce in Spagna con il titolo de Los Mangantes.
Franco e Ciccio sono gli imbroglioni principali, Walter Chiari e Raimondo Vianello rivestono ruoli importanti, ma si ricordano con piacere molti comprimari. Tra questi il marito geloso Aroldo Tieri, la moglie disponibile e disinibita Dominique Boschero, la suora ricamatrice Antonella Lualdi (episodio più debole tra i sei che compongono il film), un avvocato invadente come Pino Scaccia, una bella e docile fidanzata come Luciana Gilli, una suocera terribile come Xenia Valderi, un politico spernacchiato come Alberto D’Orsi, un vigile urbano imbranato come Nino Terzo, per finire con le rapide apparizioni di bellezze acerbe come Stefania Sandrelli e Margaret Lee. Memorabile la scena del funerale nell’episodio interpretato da Walter Chiari, quando tutti ascoltano la partita della nazionale alla radio, al goal dell’Italia la carrozza parte al galoppo e i partecipanti al corteo funebre la inseguono di gran carriera. Divertente anche Franco Franchi truccato da mummia nel corso di un’improbabile truffa archeologica a un turista tedesco che crede alle mummie in una tomba etrusca. Il film anticipa molti temi della commedia sexy, appena accennati e giustificati da indovinate parti oniriche. Margaret Lee è una sexy infermiera, Stefania Sandrelli una paziente che indossa un seducente due pezzi sul lettino del medico Walter Chiari.
>Giorgio Gaber canta La ballata degli imbroglioni mentre scorrono i titoli di testa, ma durante il film ascoltiamo con piacere anche il tema di Roma nun fa’ la stupida stasera e Go-Kart Twist cantata da un giovanissimo Gianni Morandi.
Per ascoltare la sigla di testa di Giorgio Gaber: http://www.youtube.com/watch?v=bM6m7bmk_PE
Per vedere questo e altri film di Franco e Ciccio: http://www.hobbyeworkpublishing.it/opere/cinema/franco-e-ciccio-collection
Gordiano Lupi
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Regia: Lucio Fulci. Soggetto e Sceneggiatura: Lucio Fulci, Mario Guerra, Vittorio Vighi, Castellano e Pipolo. Fotografia: Alfio Contini e Tino Santoni. Musica: Carlo Rustichelli, con brani di Giorgio Gaber, Pietro Garinei, Riccardo Giovannini, Ennio Morricone, Pilantra, Umberto Simonetta e Armando Trovajoli. Montaggio: Gisa Radicchi Levi. Produzione: Sergio Iacobis e Dario Sabatello. Interpreti: Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Walter Chiari, Luciana Gilli, Raimondo Vianello, Aroldo Tieri, Antonella Lualdi, Dominique Bosquero, José Luis Lopez Vásquez, Pietro De Vico, Xan Das Bolas, Alberto Bonucci, Franco Giacobini, Giampiero Littera, Umberto D’Orsi, Elio Crovetto, Margaret Rose Keil (Margaret Lee), Nino Terzo, Pepe Calvo, Lucia Modugno, Anna Maria Bottini, Mario Scaccia, Xenia Valderi, Stefania Sandrelli, Oreste Lionello e Claudio Gora.