Recensione: Gianluca Matarazzo – L’appartamento


La fatica dell’integrazione: storie di convivenza e conflitto in “L’appartamento”, il romanzo d’esordio di Gianluca Matarazzo

Federico e i suoi ragazzi: protagonisti di un dramma sociale
L’appartamento, il romanzo di Gianluca Matarazzo – pubblicato per la giovane casa editrice siciliana Villaggio Maori Edizioni –, esplora la vita di Federico Della Greca, un giovane ambizioso che decide di ospitare cinque migranti in un appartamento ereditato nel cuore di Catania.
Qui, tra le mura di una città bollente, Federico si ritrova a gestire non solo le necessità pratiche dei suoi ospiti, ma anche i loro traumi e le loro speranze per un futuro migliore. Ma nonostante la buona volontà e i proponimenti virtuosi del protagonista, la scelta di accogliere i giovani migranti non è priva di conseguenze emotive, e questo viene reso con grande efficacia narrativa.
Federico, narratore in prima persona che permette al lettore di empatizzare direttamente con il protagonista della storia, mostra sin dalle prime pagine le sue fragilità e il suo senso di inadeguatezza. Egli si sente per gli accolti come una specie di fratello maggiore, ma al tempo stesso è consapevole di non voler influenzare troppo le loro scelte, ponendosi nei loro confronti come una guida. È proprio questa ambivalenza, questa lotta tra ciò che si deve fare e ciò che si fa, a caratterizzare il suo personaggio rendendolo estremamente umano.
IbrahimMosesBelieveBassirou e Almamy sono invece descritti come figure con un passato di sofferenza, ma anche di resilienza. Ciascuno porta con sé un’esperienza unica, dalla passione di Ibrahim per la pittura alla spiritualità profonda di Moses. Matarazzo è abile nel rappresentare la varietà delle esperienze migratorie senza mai cadere nei cliché.

La città come teatro di scontri e solidarietà
Catania non è solo lo sfondo della narrazione, ma un personaggio a sé stante. Le strade della città diventano teatro di scontri razziali, ma anche di momenti di solidarietà collettiva. Il porto, ad esempio, è il luogo in cui Federico e i suoi ospiti si ritrovano a manifestare per il diritto dei migranti a essere accolti. Eppure, al di là della violenza che si consuma tra le strade siciliane, l’isola diventa un luogo pregno di storia e significati, talvolta in grado di stupire con principi d’amore e accoglienza senza precedenti.
Nel romanzo di Matarazzo, la lotta per la giustizia si intreccia con le dinamiche personali dei protagonisti. L’appartamento stesso è descritto come un luogo di rifugio, ma anche di conflitti interni. Se all’inizio sembra essere uno spazio sicuro, col passare del tempo emergono tensioni legate alla convivenza e alla difficoltà di adattarsi a un mondo che spesso si mostra ostile. La scelta di situare la storia a Catania è particolarmente significativa, poiché la città è storicamente un crocevia di culture diverse, ma anche un luogo in cui le tensioni sociali sono molto forti. Il romanzo di Matarazzo va ancora più a fondo, fornendo al lettore un’analisi della contemporaneità, un affresco variegato e ben definito della nostra società e in particolare di un caldissimo sud Italia, fino a rendersi testimone dei fatti di cronaca avvenuti tra Riace e Catania.

Stile e ritmo narrativo
Lo stile di Gianluca Matarazzo è asciutto e diretto, perfettamente adatto a raccontare una storia di vita quotidiana senza fronzoli. La narrazione scorre fluida grazie a una prosa essenziale, che non si perde in descrizioni superflue ma punta dritto al cuore delle emozioni dei personaggi. I dialoghi sono un punto di forza del romanzo, capaci di rivelare con naturalezza i conflitti interiori dei protagonisti e ricalcare il vissuto e le peculiarità di tutti i personaggi presenti, contribuendo a renderli indimenticabili.
Dal punto di vista strutturale, il romanzo si sviluppa in maniera cronologica, seguendo l’evoluzione delle relazioni tra i personaggi e le difficoltà che incontrano lungo il cammino. La trama è costruita intorno ai piccoli eventi della vita quotidiana, che si trasformano in momenti di riflessione più ampi sulla società e sui suoi meccanismi di esclusione.

Un confronto con altre opere letterarie
Il tema dell’immigrazione e della convivenza multiculturale è stato esplorato in numerose opere letterarie e cinematografiche. L’appartamento può essere paragonato a “Il contrario della morte” di Erri De Luca, che affronta con delicatezza la questione della ricerca di un futuro migliore, e al film “L’odio” di Mathieu Kassovitz, che esplora le dinamiche di violenza e tensione sociale nelle periferie urbane. Come in queste opere, anche nel romanzo di Matarazzo emerge un forte contrasto tra speranza e disillusione, tra lotta per la sopravvivenza e desiderio di integrazione.
Tuttavia, ciò che distingue L’appartamento è la scelta di Matarazzo di adottare un tono meno violento e più riflessivo, concentrandosi sul valore della solidarietà e dell’empatia. Mentre in L’odio prevale la rabbia e la violenza, in L’appartamento si apre uno spiraglio di speranza, seppure attraverso un percorso tortuoso e pieno di difficoltà.

Titolo: L’appartamento
Autore: Gianluca Matarazzo
Genere: Narrativa
Editore: Villaggio Maori Edizioni
Link per l’acquisto: https://www.villaggiomaori.com/Gianluca-Matarazzo-Lappartamento-p596369924

La Penna Vagabonda

 

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