Gianfranco Contini – Risalire il vento 1


A cura di Renzo Montagnoli

In questa raccolta, non tematica, ma che trae spunto dalla realtà oggettiva per poetizzare fatti che hanno suscitato l’attenzione dell’autore si nota un procedere discorsivo, un’affabulazione oserei dire, che in diversi tratti mi ricorda il Cesare Pavese poeta.
Ne guadagna indubbiamente la comprensione del lettore che riesce a entrare subito in sintonia con l’autore, dato che non sono presenti elementi oscuri di dubbia o complessa interpretazione.
Gli argomenti affrontati sono quanto mai vari e così si passa dalla dedica alla scomparsa Oriana Fallaci con un ritratto riuscito e che consente di offrire, anche a chi non la conosceva, una visione del personaggio nelle sue caratteristiche salienti (donna libera / incedere deciso / passaggi di fuoco / macerie e sangue / severa col potere / sensibile verso chi soffre /…) a un’impressione naturalistica, una fotografia di un’immagine ben definita carpita dagli occhi e impressa nella mente, con Scirocco ( l’acqua appena increspata / segna di blu l’orizzonte / la barca veleggia sull’onda / il vento tiepido scompiglia / i capelli s’insinua nel naso /…).
Contini dimostra così un’apprezzabile ecletticità che peraltro ricomprende anche l’introspezione, come in Solitudine ( il soffitto grigio grava sulla mia testa / ho appeso fogli di carta sul muro / pagine di riviste / memorie di un vecchio diario e donne svestite /…), senza dimenticare l’amore, inteso in Il sorriso come una sensazione di completezza che può dare a chi la prova un motivo in più per fruire della vita ( …/ quella ragazza respirava / il sorriso della luce /…). Questi due versi sono veramente splendidi riuscendo a cristallizzare in un’immagine eterea il senso di serenità di questa fanciulla, colpiscono, attraggono, infondono nel lettore la stessa serenità.
Ma le poesie presenti sono molte, troppe per parlare di ciascuna, pur se questo sforzo lo meriterebbero, e con dispiacere devo per forza limitarmi, senza esimermi tuttavia di citarne ancora una, una lirica stranamente venata di romanticismo, pur nella realtà delle sue affermazioni, una constatazione dell’autore che ha il sapore della consapevolezza e che perciò si estrinseca in un’accettazione di un sentimento, in cui luci e ombre, gioie e dolori si confondono, appagando egualmente ( Libertà di amare – l’amore non è mai libero / per sua natura / costringe alla ricchezza / di una strana povertà / quella di essere insieme / a chi ti strazierà).
La lettura è sicuramente raccomandabile.

Titolo: Risalire il vento
Autore: Gianfranco Contini
Curato da: D’Angelo G.
Editore: Tabula Fati
Prezzo: € 8.00
Collana: A lume spento
Data di Pubblicazione: 2009
ISBN: 8874751656
ISBN-13: 9788874751655
Pagine: 96
Reparto: Studi letterari > Poesia > Poeti

Gianfranco Contini, psichiatra, si è formato alla psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico a Bologna presso il Gruppo “Psicoterapia e Scienze Umane”.
Ha lavorato nei servizi per la salute mentale in Lombardia, Molise ed Emilia Romagna. Ha diretto il progetto di chiusura dell’Ospedale Psichiatrico “San Lazzaro” di Reggio Emilia.
Ha svolto attività di docente per le scuole di specializzazione in psichiatria delle università di Bologna e Chieti. È membro del Comitato Scientifico della collana di “psicoterapia e psichiatria” della Casa Editrice Clueb di Bologna ed è direttore scientifico della rivista “Prospettive in psicologia”.
È autore di articoli e testi scientifici. Ha pubblicato sei libri: Lavorare con gli psicotici (Bagatto, Roma 1985); Elementi di psichiatria pubblica (Age, Reggio Emilia 1989); Vita quotidiana nelle famiglie degli schizofrenici (NIS, Roma 1991); Introduzione alla psichiatria (EdiSES, Napoli 1992); Psichiatria pratica (UTET, Torino 1994); Il miglioramento della qualità in riabilitazione psichiatrica (Centro Scientifico, Torino 1999).
Ha curato nove volumi di interesse psichiatrico: Le nuove istituzioni della psichiatria (1981); I primi pazienti della psicoanalisi (1985); Il manicomio dimenticato (1988); I confini della psicoanalisi (1989); La rivista scientifica come mezzo di informazione e cultura (1989); Pornografia e salute mentale (1989); Psichiatria e Medicina di base (1991); La sindrome maligna da neurolettici (1994); Il tramonto del manicomio (1998).
Ha ideato e realizzato sette video didattici e scientifici: “Il lavoro psichiatrico in un Servizio Territoriale” (1992), presentato al convegno “Immagini della mente”; “180 Addio?” (1992); “La Relazione terapeutica con il paziente grave: Magda” (1993); “Euripilo e Patroclo: rapporto del Medico con il paziente” (1993); “La Cura” (1994), che ha vinto la medaglia di bronzo al Prix Leonardo per il filmati scientifici; “Esercizi sul Delirio” (1997); “Riabilitare in ambiente naturale” (2004).
È autore di tre romanzi: Alla fine del dolore (Tracce, Pescara 2004), Centottanta (Clueb, Bologna 2006), Tutto esaurito. Chi ama è pericoloso (Robin, Roma 2008) e delle sillogi poetiche Impulso di verso (Tabula fati, Chieti 2007) e Risalire il vento (Tabula fati, Chieti 2009).

Renzo Montagnoli Sito

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