A cura di Massimo Ghelfi
La parola haggadah deriva dalla radice ebraica hgd , “racconto”, e si riferisce al precetto biblico che impone ai genitori di narrare ai figli la storia dell’Esodo; si tratta di testi adatti ad essere portati a tavola durante la cena rituale della Pasqua ebraica. Prodotta in Spagna in età medievale, la cosiddetta “Haggadah di Sarajevo” costituisce una vera rarità: un manoscritto ebraico riccamente illustrato risalente ad un’epoca in cui la fede giudaica condannava in modo categorico ogni genere di illustrazione. Proprio alla vera storia di questo codice si ispira I custodi del libro, l’ultimo romanzo di Geraldine Brooks, già vincitrice del Pulitzer Prize con March (L’idealista, Neri Pozza) e autrice di best seller internazionali come Annus Mirabilis.
È la stessa autrice a raccontarci, nella Postfazione, le circostanze del suo primo incontro con la Haggadah di Sarajevo. La Brooks si trovava come corrispondente di guerra nella capitale bosniaca, una città dove la biblioteca era stata sventrata e arsa dalle bombe al fosforo, dove l’Istituto Orientale e i suoi meravigliosi manoscritti erano ridotti in cenere e il Museo Nazionale era crivellato dalle granate. La sorte della Haggadah di Sarajevo – uno dei gioielli della collezione bosniaca – era sconosciuta e oggetto delle più diverse e stravaganti congetture. Solo dopo la fine della guerra si scoprì che il prezioso testo era stato salvato da un bibliotecario musulmano. Non nuova a questi eroici salvataggi, la Haggadah si era imposta all’attenzione degli studiosi nel 1894 quando un’indigente famiglia ebrea era stata costretta a metterla in vendita: si trattava di uno dei primi libri medievali in lingua ebraica illustrati che fosse venuto alla luce. La sua creazione viene collocata nella Spagna della metà del quattordicesimo secolo, ovvero verso la fine della cosiddetta Convivencia, quando giudei, cristiani e mussulmani vivevano insieme, e relativamente in pace, nella penisola iberica.
Il prezioso testo, che riappare a Venezia nel 1609, riesce ad uscire indenne anche dall’Inquisizione grazie al visto autografo di un prete cattolico, Giovanni Vistorini.
È dunque evidente che le vicende narrate in questo appassionante romanzo corrispondono in parte alla realtà, ma gran parte della trama e dei personaggi sono immaginari. L’approfondito lavoro di ricerca e di documentazione ha permesso all’autrice di colmare quei vuoti rimasti nella storia della Haggadah di Sarajevo, immaginando alcune tappe del viaggio che l’ha portata fino a noi: la Tarragona del 1492 e la Siviglia del 1480.
Nonostante una trama non lineare – o forse “grazie” a questo espediente narrativo che vede i capitoli ambientati nella Sarajevo del 1996, con protagonista Hanna, la trentenne restauratrice australiana di libri antichi, giunta nella capitale per esaminare e restaurare il prezioso manoscritto, alternarsi a quelli ambientati in epoche e luoghi diversi -, il romanzo si presenta come una lettura particolarmente avvincente, interessante ed istruttiva. Non si tratta, infatti, semplicemente di un viaggio a ritroso nel tempo, un viaggio che ricostruisce il destino di un oggetto prezioso. Non mancano, infatti, i risvolti misteriosi di una vera e propria indagine che la protagonista conduce, utilizzando mezzi degni dei più sofisticati laboratori di analisi, sulle tracce lasciate fra le pagine del libro (come una macchia di vino o l’ala di un insetto), mentre, ancora una volta, le circostanze del ritrovamento della Haggadah si tingono di giallo.
Tutto questo senza dimenticare che la sopravvivenza del libro attraverso i secoli, nonostante i furti, i roghi, le distruzioni e i tradimenti provocati dall’odio e dall’intolleranza religiosa, grazie all’amore di alcuni uomini e a mani musulmane, consegna al lettore un messaggio di speranza per il futuro dell’umanità.
Massimo Ghelfi
Titolo: I custodi del libro
Autore: Geraldine Brooks
Traduttore: Ortelio M.
Editore: BEAT
Collana: BEAT
Prezzo: € 9.00
Data di Pubblicazione: Novembre 2010
ISBN: 8865590203
ISBN-13: 9788865590201
Pagine: 416
Reparto: Narrativa > Narrativa contemporanea