Georges Simenon – Maigret e il fantasma


A cura di Renzo Montagnoli

Un caso intricato
L’ispettore Lognon, uno sfigato, in quanto è da una vita che cerca di essere promosso al grado superiore senza riuscirvi per mera sfortuna perché le capacità non gli mancano, viene trovato gravemente ferito da due proiettili davanti all’ingresso di un condominio, a poca distanza dalla sua abitazione, dove vive con una moglie convinta di essere gravemente ammalata, ma fisicamente in buone condizioni. Quando poi si viene a sapere dalla portinaia che da un po’ di tempo, e solo di notte, frequentava l’edificio recandosi nell’appartamento di una giovane e bella ragazza nubile, scoppiano le illazioni.
Maigret, che lo conosce bene, non è convinto, Lognon non è un donnaiolo, ma solo un uomo che cerca di dare una svolta alla sua carriera, magari risolvendo un’indagine complicata. E così poco a poco il commissario viene a conoscenza che effettivamente si stava interessando a un caso, di quelli eclatanti e tali da conferire al suo risolutore una grande notorietà.
E’ inutile dire che le indagini sono proseguite da Maigret, che si muove sul difficile, avendo come sospetto uno straniero ricco e influente, un grande collezionista di quadri.
E poi ci sono la bella moglie di questi, troppo giovane per un marito avanti con gli anni, per quanto danaroso, un giro notturno di belle donne nella casa signorile ove la stessa abita, un traffico di quadri falsi.
La carne al fuoco è abbondante, anzi troppa, e questa volta Simenon corre il rischio di bruciarla, con troppi colpi di scena, alcuni non del tutto logici.
Beninteso, il libro è sempre piacevole da leggere, ma non si ritrovano in esso quelle eccellenti qualità di scrittore che giustamente hanno reso celebre l’autore belga.
Si può dire, infatti, che la trama, intricata, aggrovigliata, prende il sopravvento sulla psicologia dei protagonisti, così come anche l’atmosfera è un po’ in sottotono.
Insomma non è certamente uno dei migliori della serie del commissario Maigret, però rappresenta sempre per il lettore un piacevole passatempo, anche se questa volta nulla di più.

Titolo: Maigret e il fantasma
Autore: Georges Simenon
Traduttore: Fucci V.
Editore: Adelphi
Prezzo: € 10.00
Collana: Gli Adelphi. Le inchieste di Maigret
Data di Pubblicazione: Settembre 2009
ISBN: 8845924181
ISBN-13: 9788845924187
Pagine: 152
Reparto: Gialli > Giallo classico

Georges Simenon, nato a Liegi nel 1903, morto a Losanna nel 1989, ha lasciato centonovantatré romanzi pubblicati sotto il suo nome e un numero imprecisato di romanzi e racconti pubblicati sotto pseudonimi, oltre a volumi di «dettature» e memorie. Il commissario Maigret è protagonista di 75 romanzi e 28 racconti, tutti pubblicati fra il 1931 e il 1972. Celebre in tutto il mondo, innanzitutto per le storie di Maigret, Simenon è anche, paradossalmente, un caso di «scrittore per scrittori». Da Henry Miller a Jean Pauhlan, da Faulkner a Cocteau, molti e disparati sono infatti gli autori che hanno riconosciuto in lui un maestro. Tra questi, André Gide: «Considero Simenon un grande romanziere, forse il più grande e il più autentico che la letteratura francese abbia oggi»; Walter Benjamin: «… leggo ogni nuovo romanzo di Simenon»; Louis-Ferdinand Céline: «Ci sono scrittori che ammiro moltissimo: il Simenon dei Pitard, per esempio, bisognerebbe parlarne tutti i giorni».
Le Centre d’études Georges Simenon et le Fonds Simenon de l’Université de Liège si trovano all’indirizzo: www.ulg.ac.be/libnet/simenon.htm.

Renzo Montagnoli Sito

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