Recensione: Francesca Giannone – La portalettere


Francesca Giannone regala un’opera straordinaria con il romanzo “La portalettere”, ambientato nel suggestivo paesino di Lizzanello durante gli anni ’30, il libro ci trasporta in un’epoca di grandi cambiamenti sociali e politici, con la Seconda Guerra Mondiale come sfondo.
La storia si concentra su Anna, una donna proveniente dal Nord che arriva a Lizzanello con suo marito Carlo, un figlio del Sud. La loro relazione, tuttavia, non è l’unica forza trainante del romanzo, sin dal primo istante, Antonio, il fratello maggiore di Carlo, si innamora a sua volta di Anna.
Anna è una figura affascinante e ribelle. Non frequenta la chiesa, ha il coraggio di dire sempre ciò che pensa e si presenta come una “forestiera” in un paese dove le tradizioni e i pregiudizi sono fortemente radicati. La sua vita prende una svolta rivoluzionaria quando partecipa a un concorso delle Poste e diventa la prima portalettere donna di Lizzanello. A piedi o in bicicletta, consegna le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti e le missive degli amanti segreti. Il suo ruolo di portalettere non solo cambia molte cose nel paese, ma mette anche alla prova la relazione con Carlo e l’attrazione di Antonio nei suoi confronti.
L’amore è al centro della narrazione, mostrando come questo sentimento possa influenzare le scelte e le azioni delle persone coinvolte.
Ma “La portalettere” non si limita all’amore, esplora anche tematiche più ampie come L’indipendenza, l’identità e l’appartenenza. Anna, con la sua diversità e il ruolo di portalettere, si trova costantemente in contrasto con le tradizioni e i pregiudizi del paese, tema che offre un’opportunità per approfondire la lotta contro i vincoli sociali e la ricerca di un senso di appartenenza e accettazione.
Il coraggio e la determinazione di Anna nel perseguire la sua carriera è un esempio stimolante; sfida le aspettative sociali e si impegna a vivere la vita secondo i suoi desideri, nonostante le difficoltà che incontra.
La scrittura di Giannone è avvincente e coinvolgente, con una prosa che riesce a catturare l’essenza dei personaggi e delle loro emozioni. I lettori saranno trascinati in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, immergendosi nel paesaggio affascinante di Lizzanello e vivendo le avventure e le sfide dei protagonisti.
“La portalettere” ci ricorda l’importanza di seguire i nostri sogni, nonostante le difficoltà che possiamo incontrare lungo il cammino.

Titolo: La portalettere
Autore: Francesca Giannone
Prezzo copertina: € 19.00
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
Edizione: 28
Data di Pubblicazione: 10 gennaio 2023
EAN: 9788842934844
ISBN: 8842934844
Pagine: 416

Citazioni tratte da: La portalettere di Francesca Giannone

Quanto può essere tenace, l’amore che cede il passo all’odio?

Il romanzo era Le affinità elettive di Goethe. Mi aveva incuriosito per la domanda che poneva, la stessa che in quel momento mi stavo ponendo anch’io: cosa succede a una coppia di elementi se ne entra in gioco un terzo? Anche allora, come ho sempre fatto, avevo sperato di trovare la risposta in un libro. Ma quella volta non era successo.
E sai perché? Perché la risposta ce l’avevo davanti agli occhi: eri tu, che ogni mattina di quell’estate ti alzavi non appena sentivi i miei passi (credevi che non lo avessi capito?) mi raggiungevi in veranda e ti mettevi seduto sulla sdraio di fronte alla mia, per leggere insieme a me. Per stare con me.
Be’, ti confesso una cosa: in questi anni di silenzio tra noi, ho continuato a sottolineare ogni libro che ho letto, e a scrivere a lato le mie note per te, anche se sapevo che non le avresti mai più lette.

Sai, la malattia è come la chiave di un lucchetto…
La verità, mio caro Antonio, è che per tutto questo tempo abbiamo avuto bisogno di odiarci.
Era l’unico modo per non tradire Carlo.
La verità, come mi hai detto una volta, si trova tra le righe.
E sai cosa c’è tra le mie? C’è che rischiavo di amarti più di quanto avessi mai amato Carlo. E non potevo permettere che accadesse. Carlo non se lo meritava.
Ora lo sai.

Katia Ciarrocchi
© Redazione Lib(e)roLibro

 

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