Citazioni tratte da: La collina degli ulivi
Si giustificò con se stessa, ammettendo che il gioco delle probabilità nella vita è un complesso di un elaboratore multifunzionale, o di un documento di programmazione finanziaria del Comune. Qual è la probabilità di estrarre un multiplo di dieci nella tombola, dopo che il primo numero estratto è stato il dieci. Qual è la probabilità di vedere uno sconosciuto due volte in una settimana sullo stesso percorso casa lavoro.
O qual è la probabilità di essere felici.
Anche lei era nuda, vulnerabile agli attacchi della frenesia e della quotidianità che le girava intorno.
Salvo finalmente si decise a dare un’occhiata nella valigetta di quel tizio e non volle per nulla credere ai suoi occhi, (…). C’erano, all’interno, una serie di vite possibili, di alternativa percorribili, non si poteva comprendere quali potessero essere buone o cattive, oppure frutto di cannibale Caos. Stavano lì, immobili ma visivamente chiare.
La mente umana ha il prezioso dono d’illudersi di comprendere se stessa, non importa se è solo un’illusione, diventa certezza se aiutata da un ombretto di droga.
…loro avevano fatto una scelta fra le mille possibili, proprio come gli aveva proposto di fare quel tizio (…).
Si dice che si possa costruire l’agire con il libero arbitrio, ma può succedere che tutto scorra trascinandoti lontano per restare fermo lo stesso. Eppure ti rifornisci al dosatore di ambizioni, ma ti manca la forza di fregarti le mani e portarle alla bocca per bere alla fonte della vita.
Stava peggio perché era solo come un cane, e se c’è una cosa che fa male è essere soli e consapevoli di esserlo. La solitudine non è una scusa per farsi le pere, ma ne può diventare l’introduzione, come un preludio scritto docilmente sul pentagramma di uno spartito.
Non è un buon vivere, è vero, ma che cos’è il bel vivere? Diccelo tu che a quanto pare sei un poeta.
Non parlò, la domanda era più difficile di quando sembrasse. A volte l’uomo è convinto di condurre una vita soddisfacente, oppure è impegnato a sbrigare le pratiche quotidiane e non ha il tempo materiale di mettersi a tavolino per studiare una strategia di risposta al proprio desiderio di realizzarsi.
La vita umana sorprende, perché è capace di viaggi strali e vite parallele, di fantasie e immaginazioni così irreali da essere più reali della realtà.
E comprendere che in fondo è un destino rendersi contro che non si ha un destino, che la pioggia tamburella sulle tempie quando la vita si rattrappisce perché non si ha più voglia di vivere.
Alle persone bisogna dare importanza quando ci sono, noi le porteremo sempre dentro quando non ci saranno più, perché le abbiamo volute perdere, o perché esse hanno perduto noi prendendosi un po’ delle nostre energie.
Se il sentimenti è il postulato dele possibilità, la ragione definisce e filtra meglio queste possibilità, le raffina al setaccio guidando le modalità dell’agire e la casistica delle scelte. Proprio come suicidarsi o farsi preti. Dall’emozione alla definizione dell’azione, dal Pathos al logos che si fa decisione.
Un amore terribile è impossibile come quasi sempre è l’Amore, questa forza centrifuga per la quale ogni essere umano è disposto a illudersi e a soffrire. Magari, un giorno si scoprirà che l’amore è solo un’invenzione umana, qualcosa di creato artificialmente in laboratorio, come il placebo di qualche farmaco salvavita. Infatti, esistono miliardi di tipi e sfumature raggruppati comunemente sotto il vocabolo Amore, segno dell’estrema e dunque flebile genericità che questo lemma comporta.
La mente è incapace di focalizzare l’azione nel qui e ora, rimane sempre schiava di ciò che è passato, o si proietta nell’illusione del futuro, quando la vera ricchezza è solo il presente.
Si sentì come un chirurgo che opera a un millimetro di distanza da un organo strano, a tronco di cono, comunemente detto “cuore”. Cosa abbiamo dentro al cuore? Perché lo riteniamo il custode del sentimento, delle più intime sinfonie delle emozioni che nel suo nome danzano e si rincorrono lungo le arterie della vita? Alla fine è solo un muscolo anatomico e basta un tremito involontario del chirurgo, un impercettibile click del bisturi e qual tambureggiare come un tabla africano cessa il suo ritmico tam tam.
Titolo: La collina degli ulivi
Editore: 0111edizioni
Collana: LaGialla
Data di Pubblicazione: 2015 dicembre
Prezzo: € 14.50
ISBN: 8863079404
ISBN-13: 9788863079401
Pagine: 156
Reparto: Gialli