In libreria: Euridice. Nei giardini di Ade di Federico Ziberna


Introduzione

Attorno ad Euridice e alla sua vicenda staziona il fraintendimento. Perché di Orfeo, di lui si è detto molto e qualcosa forse pure si è capito. Perché mito, perché iniziatore, perché cantore: Orfeo insomma è stato eletto Re di tutti i maschili «perché». Dunque delle ragioni possibili. Ma in fondo, lassotto, chi giace nei suoi inferni, chi rimane muta? La donna, ogni donna e tutti i suoi interrotti e silenziati quesiti. Se non parla però, perché tentare di darle ascolto? Il fatto è che il suo silenzio, anche quello è inascoltato o disatteso. Molto cantata, Euridice – certo – ma quasi sempre «per interposto uomo
Nei giardini di Ade, dove sta dimenticata, nessuno chiama il suo nome. Può così riacquistare la sua forma più autentica, certamente la più antica. «Euridike», ossia: «grande giusta» o «vasta giustizia.» Non è una resa dei conti: è piuttosto un’esposizione dei punti di vista sottaciuti sui prezzi da pagare e già pagati. Le protagoniste (perché Euridike è una-e-tutte, in fondo) sono le molteplici facce della nota vicenda: tutte cantano quindi dei (e dai) loro inferni. Lì hanno dimora. Abitano i luoghi per eccellenza inospitali come solo il femminile sa forse fare, ovvero  mutando anche quelli in – straniati ma possibili – «giardini». Sanno chiamare «casa» qualunque posto «a loro» riservato, adattandolo alla vita quotidiana eppure straordinaria che conducono. Sono i luoghi mai ovvi dell’amore, della passione inesaurita – anche oltre la morte – e dei fraintendimenti, come si diceva all’inizio. Dei tradimenti fatti e di quelli subiti, prima e dopo: giustiziati, non giustificati. Dove poteva infatti esprimersi altrimenti la giustizia, che nell’Ade, in un confronto divenuto eterno con sé stessi?
Se ad Orfeo appartiene la poesia solare, anche tragica, ad Euridike appartengono tutte le espressioni che quella soglia del Mito maiuscolo ed eternizzato non hanno raggiunto: esse vivono piuttosto in quello più breve, drammatico e minuscolo, assai travagliato, dell’esistenza singola. Rabbiose o pacificate, umiliate o umili, la loro vita non è mai generale, astratta ed esemplare: perciò anagrammata come personale, concreta e mia.
«Ma allora, tu? come ne puoi parlare, tu?» Solo cercando di prestare l’ascolto, non la parola. Le Euridike infatti hanno sempre continuato a cantare, pure «nei giardini di Ade», all’interno dell’ossimoro della loro esistenza – oramai e altrimenti – trascurata. Alla luce del sole sta il poeta, come si è detto: l’Orfeo, che ha rubato la scena. E loro no, loro stanno in fondo, le Euridike stanno sempre in fondo, ancora lì, davanti alla soglia chiusa: a danzare a passo alterno, al buio e alla luce riflessa della luna.

Titolo: Euridice. Nei giardini di Ade
Autore: Federico Ziberna
Prezzo copertina: € 16.00
Editore: Eretica
Data di Pubblicazione: 15 maggio 2023
EAN: 9788833444123
ISBN: 8833444120
Pagine: 100

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