ArteRecensione: Elisa Sighicelli. Vitroepifanie


Per Vitroepifanie. di Elisa Sighicelli

Oblò si aprono
sullo spazio profondo,
nero senza proporzioni
e i piccoli punti pulsanti
delle galassie.

Un cavallo distende
le zampe anteriori
o forse è un centauro:
la testa equina,
il resto umano.

Neuroni oscillano
nella vastità della mente

e alambicchi e storte
con liquidi d’arcobaleno
che ribollono
come memorie galleggianti,
rivisitate, ricombinate.

Astri scintillano
nelle stanze psichiche,
il buio acceso
da psichedelici fiori.

Dai labirinti della storia
fasci radianti e sfocature.
Prospettive e dimensioni capovolte.

Atmosfere di metano.
Colonne vertebrali aliene.
Ai bordi dell’abisso.

La gravità dell’amore,
macchina biomorfa e carnivora,
muovendosi in bolle,
agendo in ambigue rotte,
in rotti presenti,
retroilluminazione che frantuma
i sensi, il senso.

(Alberto Figliolia)

“Si può tramite l’azione dell’acqua, del fuoco e dell’aria, portare il corpo, anche il più opaco, a trasformarsi in un corpo luminoso e brillante […] Gli esseri umani sono per la nostra anima dei cristalli. Sono la natura trasparente.” (Novalis)
La fantasiosa e delicata forza del vetro, con le sue trasparenze in cui la luce gioca e rifrange. Affascinanti oggetti di uso quotidiano, fra essenziale e ludico, i vetri possono essere forgiati in forme anche bizzarre, come ben dimostrano le creazioni con tale materiale nel corso del periodo barocco. Il Museo Poldi Pezzoli, che vanta una raffinatissima collezione d’arte, in cui compaiono grandissimi Maestri, vanta anche una oltremodo preziosa raccolta di vetri antichi muranesi (più di duecento), che coprono un arco di quattro secoli a partire dal XV. La loro meravigliosa sfilata ha affascinato l’artista Elena Sighicelli, la quale attraverso la fotografia, con relativa manipolazione, e la stampa su carta cotone (nelle prove come supporti sono stati usati anche il raso e il travertino) e utilizzando “cambiamenti di scala, sfocature e inversioni tra positivo e negativo”, oltre alla retroilluminazione, ha dato vita a una serie di immagini oniriche, vere e proprie visioni. Il suo lavoro, intitolato Vitroepifanie., è in mostra fino al 20 maggio al Poldi Pezzoli, la giusta occasione, nell’andare a visitare l’originale esposizione, per immergersi nello straordinario universo di bellezza che questa struttura è.
“Sono stata molto colpita – spiega la direttrice Alessandra Quarto – dalla reinterpretazione che Elisa Sighicelli ha fatto dei nostri vetri antichi. Un modo per farli rivivere e per mettere in luce la loro caratteristica di oggetti ingannevoli così come il carattere ludico che li rendeva capolavori di tecnica, l’apice di ciò che i soffiatori di vetro potevano realizzare all’epoca. L’artista mette in atto una metamorfosi simile a quella dei maestri vetrai e ci restituisce una visione totalmente nuova di questi preziosissimi e divertenti oggetti.”
A ispirare particolarmente l’artista i Trick Glasses, vale a dire bicchieri da trucco o a sorpresa: “calici dalla coppa larga e bassa che può essere riempita senza che il liquido ne fuoriesca solo otturando un foro a metà del gambo, pena essere irrisi dagli altri commensali. Sono bicchieri ingegnosi e artistici progettati per vari giochi alcolici. Stimolano l’affiatamento, offrono divertimento e, in qualche modo, sorprendono o ingannano il bevitore.”
Vitroepifanie è il giusto nome dato all’operazione, una fusione di elementi e concetti, un neologismo particolarmente indovinato, dando vita a spazi inconsueti, mirabili, con una multi-interpretazione, fra il micro e il macro, “creature monocellulari osservate al microscopio” o suggestioni cosmiche. Per la collocazione delle opere è stata scelta la Stanza del Collezionista, vicina ai vetri antichi.
Scrive Sébastien Delot, direttore della collezione del Museo Picasso nella Ville Lumière, nella brochure dedicata: “Il suo metodo è semplice: lasciare spazio alla curiosità. Sceglie di dare voce ad aspetti invisibili di questa collezione. Per lei ogni progetto è un’opportunità per pensare in modo diverso, per mettere in discussione il medium fotografico. Ha bisogno di trovare il suo soggetto. Ciascuna delle opere prodotte diventa una finzione fotografica.”
Trasfigurazione, obliquità e lateralità dell’immaginazione, incanto, scostamento e spostamento, “capolavoro di equilibrio” (S.D.), il fuoco che forgia e la chiarità, un elegante mistero, vibrante meraviglia, metamorfosi e palingenesi… “Decostruendo le convenzioni e le gerarchie visive, l’obiettivo dell’artista è rivelare la potenza espressiva e la poesia di dettagli anche minimi o trascurati. La sua pratica è fondata sull’esplorazione delle qualità scultoree della luce, concepita come forza trasformativa e mezzo per rinnovare lo sguardo. Piuttosto che trasmettere narrazioni chiare o documentare la realtà Sighicelli invita il pubblico a vivere un’esperienza fenomenologica che ridefinisce i confini della percezione.”
Elisa Sighicelli è un’artista di lungo corso e chiara fama, avendo esposto in personali e collettive nei più prestigiosi musei e nelle più importanti gallerie e istituzioni pubbliche e private d’Italia e del mondo. La commistione di contemporaneo e classico è peraltro una consolidata tradizione del Museo Poldi Pezzoli, con opere in dialogo al di là delle in apparenza insormontabili barriere temporali.
Halos (6101), Vitrodomes (3981), Nimbo (6127), Photophores, Kuttrolf (3888) e Oris (6188) di qua; Raffaello Sanzio, Michelangelo Buonarroti, Antonello da Messina, Antonio del  Pollaiolo, Andrea Mantegna, Pinturicchio, Perugino, Bernardino Luini, Sandro Botticelli, Giovanni Bellini, Piero della Francesca, il Canaletto, Francesco Guardi e millanta di là. Due in uno. In un museo da felice sindrome di Stendhal, intriso di un’armonia dolce e sovrana.

Il vetro è come una goccia d’acqua impercettibilmente tinta di cielo.” (Sébastien Delot)

Alberto Figliolia

Elisa Sighicelli. Vitroepifanie. Organizzazione mostra: Lavinia Galli. Fino al 20 maggio 2025. Museo Poldi Pezzoli, via Manzoni 12, Milano.
Info: tel. 027948896334, e-mail biglietteria@museopoldipezzoli.it, sito Internet https://museopoldipezzoli.it/.
Ingresso: Intero — € 15; Ridotto Over 65 — € 13; Ridotto Giovani — € 10.
Orari: tutti i giorni 10-18, chiuso il martedì.

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