Teatro i presenta: DRAMA LAB – Milano


Teatro i
1 ottobre
dalle ore 17 alle 20 – ingresso libero
DRAMA LAB – Milano
un progetto di Teatro i e Pav
realizzato grazie al sostegno di Sillumina – Siae

Cosa significa parlare di confini, oggi? A quali confini ci si riferisce?
Sono reali, virtuali? Mentali o fisici?

La stagione di Teatro i si apre con FABULAMUNDI DRAMA LAB un momento di confronto che nasce all’interno di Fabulamundi Playwriting Europe – Beyond Borders?, un progetto europeo di cooperazione che coinvolge teatri, festival e organizzazioni culturali provenienti da 10 Paesi europei (Italia, Francia, Germania, Spagna, Romania, Austria, Belgio, Regno Unito, Polonia e Repubblica Ceca). Un network il cui obiettivo è sostenere e promuovere la drammaturgia contemporanea in Europa, offrendo ai drammaturghi opportunità di networking e favorendone il dialogo e la crescita professionale.
I lavori saranno inaugurati da una giornata di confronto aperta al pubblico, il primo ottobre, che vedrà coinvolti: Filippo Del Corno – Assessore alla Cultura, Pierfrancesco Majorino – Assessore Politiche sociali, Salute e Diritti, Claudia Cannella – Giornalista e Direttrice di Hystrio, Maddalena Giovannelli – fondatrice di Stratagemmi – e Roberta Carpani – Professoressa associata di Discipline dello spettacolo all’Università Cattolica di Milano – chiamati a riflettere e a dibattere.
Fabulamundi Drama Lab è un percorso di formazione dedicato a 16 giovani autori, selezionati tra tantissimi partecipanti. Un’occasione unica di scambio e di confronto professionale, volta ad interrogarsi su cosa significhi fare drammaturgia contemporanea oggi, sia in termini produttivi che di internazionalizzazione.
Dopo una prima tappa romana, realizzata da Pav e inserita nell’ambito del Festival Short Theatre 2018, finalizzata a stimolare connessioni e dialoghi con diverse professionalità, Teatro i realizzerà altre due fasi del progetto: concentrandosi specificamente sulla pratica della scrittura drammaturgica grazie anche all’apporto dei preziosi “Diari dei migranti” che, per l’occasione, saranno messi a disposizione dei partecipanti dall’Archivio Nazionale Pieve Santo Stefano.
Milano sarà inoltre la sede di un primo workshop dedicato interamente al tema della traduzione, la cui conduzione sarà affidata ai traduttori ufficiali di Fabulamundi.
Il coinvolgimento diretto dei migranti che hanno affidato i loro diari all’Archivio, il confronto con esperti/testimoni di vari ambiti artistici e scientifici e il lavoro di indagine sulle testimonianze di italiani emigrati tra il 1850 e il 1950 saranno i materiali da cui partire per indagare il processo che porta un drammaturgo dall’indagine di un dato di realtà alla sua rappresentazione artistica.
Il Drama Lab sarà quindi occasione per comprendere meglio che cosa significa scrivere partendo anche da un lavoro di documentazione: perché è oggi ancora più necessario che la drammaturgia contemporanea si relazioni con un contesto storico, umano e politico.
Dopo la prima giornata di apertura al pubblico, i drammaturghi incontreranno e si confronteranno con personalità come Gabriele Del Grande – regista di Io sto con la sposa, fondatore dell’osservatorio Fortress Europe e autore del libro inchiesta Dawla (ed. Mondadori), Paolo Spinicci – docente di Filosofia Teoretica all’Università degli Studi di Milano, Marta Cosentino – giornalista e creatrice del documentario Portami via, Alem Teklu – pittrice e scultrice etiope, Luca Cusani – reportagista e documentarista per Report, Laura Gamucci – fondatrice dell’associazione Van-ghè e realizzatrice di  percorsi riabilitativi e formativi nell’ambito delle marginalità, Emanuele Nannini – vice coordinatore ufficio umanitario di Emergency, e, infine, Fausto Paravidino – drammaturgo, attore e regista.
Un secondo modulo maggiormente dedicato all’internazionalizzazione dei partecipanti avrà infine luogo dal 21 al 24 novembre, quando otto traduttori teatrali provenienti da Spagna, Francia, Gran Bretagna, Germania/Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Portogallo saranno chiamati a incontrare i giovani autori italiani per conoscere il loro lavoro, raccontare i meccanismi di accesso ai vari sistemi teatrali nazionali e confrontarsi sulle modalità che portano alla traduzione dei testi.
Le attività si concluderanno, anche in questo caso, sabato 24 novembre con una tavola rotonda internazionale aperta al pubblico a cui parteciperanno, oltre ai traduttori, tutti i rappresentati delle strutture partner del progetto “Fabulamundi. Playwriting Europe”, per un momento di confronto e individuazione di buone pratiche internazionali nella diffusione della drammaturgia contemporanea.

 

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