Recensione film “Dove non ho mai abitato” per la regia di Paolo Franchi
FRANCHI, VIRTUOSO DELLO SGUARDO
Quando la vita è decisa, l’amore risvegliato può cambiarla? Mentre lavorano a una villa, la figlia alto borghese di un celebre architetto e U pupillo dello studio si trovano a un bivio. Tra Francesca (una Devos amata e amante di decisivi primi piani) e Massimo (Gifuni impeccabile) due figure paterne muovono riluttanze, catene e rimorsi in un design scenico che vale il non detto dei personaggi. Al quarto titolo, Franchi (“La spettatrice”, “Nessuna qualità agli eroi”), allievo di Olmi, virtuoso dello sguardo, disobbediente all’ordine cinematografico costituito, “scrive” con la cinepresa un film anomalo, freddo e diretto, mirabilmente distaccato in un altrove letterario dal quale i sentimenti però tornano profondi e concreti. Negli occhi e nel cuore, Antonioni e Visconti, Cecov e James.
Silvio Danese
Titolo originale: Dove non ho mai abitato
Nazione: Italia
Anno: 2017
Genere: Drammatico
Durata: 97′
Regia: Paolo Franchi
Cast: Emmanuelle Devos, Fabrizio Gifuni, Giulio Brogi, Hippolyte Girardot, Isabella Briganti, Giulia Michelini, Fausto Cabra, Valentina Cervi, Jean-Pierre Lorit, Naike Rivelli, Yorgo Voyagis, Alexia Florens