Recensione docufilm: Paolo Conte-Via con me 1


Beviti ‘sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto e corre con noi

Paroliere e musicista, cantautore e polistrumentista, chansonnier, pittore, “scrittore di paesaggi” geografici ed esistenziali, storici e interiori. Inventore di ritmi mescolando il jazz con infinite altre strutture musicali. Come definire il panorama culturale, gli orizzonti creativi di Paolo Conte, avvocato astigiano prestato per sempre alla musica? Come raccontare le innumerevoli suggestioni proposte al pubblico italiano e internazionale dal suo meraviglioso pastiche di parole e note?
Ci prova con un bellissimo docufilm, Paolo Conte-Via con me, il regista Giorgio Verdelli, un’ora e mezza di filmati d’epoca, live, interviste, testimonianze le più disparate sulla composita affascinante affabulatoria arte di questo straordinario strepitoso interprete e artefice, mago di musiche e testi. Dai tempi di Azzurro, interpretata da Adriano Celentano, quando ancora il nostro non voleva emergere dalle quinte, sino ai giorni nostri, alle trionfali tournées a Parigi, dove Paolo Conte è una star assoluta, e nel mondo.
Nella pellicola si succedono, per parlare dell’artista e descrivere il suo universo, Roberto Benigni, Vinicio Capossela, Caterina Caselli, Francesco De Gregori, Stefano Bollani, Giorgio Conte (il fratello), Pupi Avati, Luisa Ranieri, Luca Zingaretti, Renzo Arbore, Paolo Jannacci, Vincenzo Mollica, Isabella Rossellini, Guido Harari, Cristiano Godano, Giovanni Veronesi, Lorenzo Jovanotti, Jane Birkin, Patrice Leconte, Peppe Servillo. E, soprattutto, i brani, indimenticabili, sognanti: La coppia più bella del mondo, Messico e nuvole, Santo Antonio Santo Francisco, La Topolino amaranto, Onda su onda, Gli impermeabili, Genova per noi, Un gelato al limon, Bartali, Diavolo rosso, Via con me – autentico must e cult  –, Rebus (Paolo Conte è un grande appassionato di enigmistica), Sudamerica, Hemingway, Sotto le stelle del jazz, Sparring Partner, Come-di… Ed è un elenco limitato rispetto alle canzoni, opere e album prodotti. Paolo Conte e il suo kazoo. Paolo Conte e il suo microfono quasi ingoiato nella performance. Paolo Conte e i suoi preziosi verbalismi, “gargarismi” estetici di assoluta perfezione, viaggianti in dimensioni fra quotidiano e onirico, fra provincia e istanze e dimensioni che vanno oltre.
Paolo Conte-Via con me è un itinerario ideale con la voce narrante di Luca Zingaretti per raccontare un personaggio eclettico e, per certi versi, misterioso. Una grande storia, non soltanto musicale. È un intreccio di parole, versi e musiche che scattano foto del nostro immaginario attraverso le canzoni, i concerti, gli amici e le riflessioni del grande artista astigiano”. Il docufilm sarà sugli schermi italiani dal 28 al 30 settembre. “[…] i racconti di personaggi, canzoni e vicende umane mescolano tenerezza, ironia e charme tipici dell’avvocato di Asti che ci accompagnano in una scoperta continua tra il noto e l’inedito, tra le storie, i versi e le canzoni di quello straordinario altrove che è il mondo di Conte”.
Paolo Conte-Via con me è prodotto da Sudovest Produzioni, Indigo Film in collaborazione con Rai Cinema, distribuito da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio Capital, MYMovies.it, Rockol.it e con Concerto Music.
Nel tempo fatto di attimi e settimane un sentore di eterno.

Alberto Figliolia

 

Share This:


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Un commento su “Recensione docufilm: Paolo Conte-Via con me