Diario di un killer sentimentale
pagina 69
Entrò nel supermercato sull’angolo di Atlixco e dopo pochi minuti ne uscì con due stecche di sigarette. Dal mio punto di osservazione riconobbi il marchio Chesterfield, e tornai a pensare alla mia gran figa, perché fumava proprio quella marca. Alle otto di sera pioveva ancora. Ero fradicio e tremavo come un cane. Mi tenevo sveglio passando le pallottole da una tasca all’altra come se fossero i grani di un rosario. La porta si aprì ancora una volta. Di nuovo il ragazzo. Stava per chiuderla dietro di sé quando si voltò e, anche se non potevo sentire cosa diceva, era ovvio che stava parlando con qualcuno all’interno. Poi dette due giri di chiave e si avviò in fretta sotto la pioggia. Decisi di scendere e arrivai appena in tempo per impedire che un vecchio sbarrasse le porte della chiesa. «Non l’avevo vista, signore. Per un pelo non resta qui rinchiuso fino a domani.» Il temporale si fece più violento. Non si scorgeva anima viva e all’improvviso, dopo una serie di lampi, l’illuminazione pubblica si spense. Mi fermai davanti alla casa. Impugnai la Colt nel¬la mano destra, aspettai un nuovo fulmine e mi lanciai contro la porta. La casa era tutta immersa nel buio, eccetto in 69 |
Titolo: Diario di un killer sentimentale
Autore: Luis Sepúlveda
Traduttore: Carmignani I.
Editore: Guanda
Collana: Prosa contemporanea
Prezzo: € 10.00
Edizione: 15
Data di Pubblicazione: Gennaio 1998
ISBN: 8877469854
ISBN-13: 9788877469854
Pagine: 73
Reparto: Gialli