Recensione film “Deadpool 2” per la regia di David Leitch
SUPEREROE MA DEMENZIALE
Torna più satiro e scurrile che mai, il mercenario diventato super dopo una CUT. tumorale mutante. Eroe modello X-Men Marvel, tutin transgender, innalzato al rang di protagonista con operetta dedicata, ha il compito (a volte riuscito) di disintegrare ironicamente il sistema di supereroi che dal 2000 (il primo “X-Men”) governa fanta-azione rap e incassi top nel mondo. Scanzonato, insolente, Deadpool qui è spinto al massimo come vuole il sequel, e con Colosso sfida il cattivo cyborg Cable (Brolin), eccetera eccetera, perché non conta la storia, ma la capacità di tenere sollevato lo spettatore da terra con una dichiarata, velocissima, semi parodia del racconto che intanto si va facendo. Demenziale al limite del noioso, conta sul tempismo di Reynolds e del suo doppiatore (Francesco Venditti).
Silvio Danese
Titolo originale: Deadpool 2
Nazione: U.S.A.
Anno: 2018
Genere: Azione, Fantascienza
Durata: 119′
Regia: David Leitch
Cast: Ryan Reynolds, Josh Brolin, Morena Baccarin, Brianna Hildebrand, Zazie Beetz, Shioli Kutsuna, T.J. Miller, Karan Soni, Stefan Kapicic, Eddie Marsan, Jack Kesy, Leslie Uggams