Recensione film-documentario “David Lynch: The Art Life” di Jon Nguyen, Rick Barnes
L’UOMO E L’ARTE PRIMA DEL REGISTA
Alle radici dell’immaginario, pittorico, prima che cinematografico, di uno tra gli autori più importanti del cinema contemporaneo. In Italia, dalla mostra dei primi anni ’90 a Firenze, abbiamo imparato quanto i quadri di David Lynch hanno deciso l’iconografia dei film, da “Eraserhead” a “Strade perdute” al capolavoro “Inland Empire”. Dopo 10 anni di rifiuti, Lynch ha aperto a tre cineasti fan il suo studio e tra colle, barattoli, rettili, gomme, ha raccontato la sua formazione, dal fondamentale incontro col pittore Bushnell Keeler. «Un giorno ho capito che cosa significava una vita nell’arte, fumare, bere caffè e dipingere, solo quello, e ho scoperto l’incredibile gioia di farlo». Il docu-film sull’arte, uscito da due giorni, è giù al nono posto degli incassi. Illuminante.
Silvio Danese
Titolo originale: David Lynch: The Art Life
Nazione: U.S.A.
Anno: 2016
Genere: Documentario
Durata: 90′
Regia: Jon Nguyen, Rick Barnes
Cast: David Lynch