Non è facile recensire questo libro, tocca tante di quelle sfere emotive da lasciare senza parole.
Proverò sperando di esserne all’altezza.
Melodia. Respira profondamente e lasciati travolgere dalle note. Note ben disposte. Un’alternanza di alti e bassi, di slanci verso accordi di difficile raggiungimento.
Si potrebbe definire una “cospirazione cosmologica” che provoca caos nella vita del protagonista, un complesso di mille domande, enfatizzate forse, che abitano l’essere umano da sempre. Un libro, “Melodia“, ricco di inquietanti spettri, in scena una ricerca accompagnata dalla paura per “l’ignoto” o forse dalla quasi certezza di una congiura tessuta contro il mondo, riciclata in versione moderna, che ha come fine quello di impossessarsi del governo del popolo terrestre.
Tutto inizia con il componimento di una melodia. Mattia non riesce a portarla a termine, poche battute per la conclusione eppure non arrivano. La stessa melodia lo porta a scavare nel suo passato, a cercare le sue origini.
Wojtyla scrive: «Continua a cercare. Ma che cosa? Forse ho cercato abbastanza. Ho cercato fra tante verità. Tuttavia queste cose possono maturare soltanto così. Filosofia… Arte… La verità è ciò che infine viene a galla come l’olio nell’acqua. In questo modo la vita ce la svela… a poco a poco, in parte, ma continuamente».
E’ questo quello che fa Mattia: una ricerca disperata verso la verità, la sua verità, una verità scomoda di difficile comprensione, un enigma ” …di assemblamenti di differenti dimensioni temporali che svelano Maschere ingannevoli, Lovecraft e Machen shakerati con le moderne cosmogonie antigesuitiche di un Blatty o di un Defilippi…(Danilo Arona) “
Perché ho riportato una citazione di Wojtyla? Perché la ritenevo perfetta per descrivere la disperata ricerca di Mattia, e forse anche perché il tema “Chiesa, Religione Cristiana” sono ben disegnati nel testo.
Quanti cercano una risposta al più grande mistero del nostro credo, quanti ne hanno scritto e parlato ne potrei citare pagine e pagine eppure la chiave di Lettura che né da Bonfanti è diversa, un misto di fantasy, horror fino a episodi di una quotidianità disarmante.
‹‹Gesù fu ucciso. (…)››
‹‹(…) Si inventarono la Chiesa Cristiana. La loro arma finale. Qualcosa che furono così abili da fare passare per volontà di Gesù, e che invece per molti versi era l’inversione di essa. (…)››
‹‹(…) Quello raccontato da Gesù era un Dio nuovo e originale, che non puntava più sul timore degli uomini soltanto. Combinava la spina della paura a quella dell’amore. Non era il solito Dio massacratore, e piaceva. Era bello credere in quel dio. Il nuovo dio era il Dio dell’Amore, che prometteva all’uomo tutta la felicità, la pace e l’amore immaginabili. Un Dio buono, che loro avrebbero dovuto amare e non soltanto temere. (…)››
‹‹(…) Fu questa la grande scommessa degli angeli, Riuscire a fare negare agli uomini il mondo in cui vivevano, il loro mondo, in vista di uno migliore di cui non sapevano nulla. E questa cosa era tutto fuorchè il pensiero di Gesù. (…)››
“Esiste un sincronismo perfetto fra questi due mondi ed è per questo che le cose si svolgono parallelamente in cielo e in terra.” (Andrè Barbault). Mattia ne è al centro rivestendo il ruolo culminante.
. Il romanzo si svolge, per la maggiore, di notte, non ne svelo la motivazione dovete leggere il libro per scoprirlo. La scrittura è fluida semplice e diretta, non annoia mai, non ferma, intriga e incuriosisce.
Bonfanti spazia tra scienza e mistero, musica e numerologia, angeli e demoni, e molto altro. Note perfettamente allineate sul pentagramma dell’esistenza. Nelle pause si condensa ciò che le parole perdono a ogni giro di giostra, e l’aria sostiene, incensa così di brusii, di pieghe da aprire l’intenta attesa, in tinta eppur diversa: reticolato e insieme il cielo che lo attraversa.
Difficilmente qualcuno ha un’idea veramente originale, tanto, forse, tutto è stato scritto ma devo ammettere, dopo le prime pagine che ho mal digerito (ma è un mio limite, e non una pecca dell’autore), Bonfanti mi ha stupito.
Lo consiglio vivamente.
Titolo: Melodia
Autore: Daniele Bonfanti
Editore: Edizioni XII
Collana: Eclissi
Prezzo: € 15.00
Edizione: 2
Data di Pubblicazione: 2010
ISBN: 8895733231
ISBN-13: 9788895733234
Pagine: 250
Reparto: Gialli
Daniele Bonfanti nasce a Lecco nel 1980 e vive in una strana, antica casa sulle colline con la moglie e la figlia. Pianista e compositore, atleta di livello europeo, ha frequentato la facoltà di Storia e Filosofia. Esordisce nel 2006 come scrittore con il romanzo fantasy L’Eterno Sogno, che ottiene un significativo riscontro da parte dei lettori. Nel 2007 cura l’antologia di racconti XII, opera di dodici autori da tutta Italia, da cui nascono la community XII-online e l’Associazione Culturale XII, di cui Bonfanti è Presidente. Per XII è coautore e curatore, insieme a Luigi Acerbi, dell’antologia Tarot – Ludus Hermeticus, e ha partecipato alla raccolta Corti curata da Francesco Angelo Lanza.
Collabora con Emotionware, nel campo dell’Intelligenza Artificiale, come sceneggiatore all’interno di un progetto volto a creare un ibrido tra psicodramma e videogioco.
Katia Ciarrocchi