Dal big bang ai buchi neri
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del sottoscritto, uscito nel 1970, in cui si dimostrava infine che doveva esserci stata una singolarità del big bang, a condizione che la relatività generale sia corretta e che l’universo contenga quanta materia ne osserviamo. Ci furono molte opposizioni al nostro lavoro, sia da parte dei russi in conseguenza della loro fede marxista nel determinismo scientifi¬co, sia da parte di persone che pensavano che l’idea di singolarità fosse ripugnante e che deturpasse la bellezza della teoria di Einstein. In realtà, però, non è possibile opporsi veramente a un teorema matematico, cosicché infine il nostro lavoro fu generalmente accettato e oggi quasi tutti ammettono l’ipotesi che l’universo abbia avuto inizio con la singolarità del big bang. E forse un’ironia che, avendo cambiato parere, io cerchi ora di convincere altri fisici che in realtà non ci fu alcuna singolarità all’inizio dell’universo: come vedremo tale singolarità potrà sparire qualora si tenga conto di effetti quantistici. In questo capitolo abbiamo visto come si sia trasformata, in meno di mezzo secolo, la concezione che l’uomo ha dell’universo, formatasi nel corso di millenni. La scoperta di Hubble che l’universo si sta espandendo, e la presa di co¬scienza dell’insignificanza del nostro pianeta nella vastità dell’universo, furono solo il punto di partenza. All’aumentare delle prove sperimentali e teoriche, divenne sempre più chiaro che l’universo doveva avere avuto un inizio nel tempo, fino a quando questa tesi fu finalmente dimostrata, nel 1970, da Penrose e da me sulla base della teoria generale della relatività di Einstein. Tale dimostrazione mostrò che la relatività generale è solo una teoria incompleta: essa non è in grado di dirci in che modo l’universo ebbe inizio, in quanto predice che ogni teoria fisica, compresa se stessa, fallisca nel tentativo di spiegazione dell’inizio dell’universo. La relatività generale afferma però di essere solo una teoria parziale, cosicché ciò che i teoremi della singolarità realmente ci mostrano è che dev’esserci stato un tempo, nella fase iniziale della vita dell’universo, in cui l’universo era così piccolo che in relazione ad esso non si possono più ignorare gli effetti su piccola scala dell’altra grande teoria parziale del XX secolo, la meccanica quantistica. All’inizio degli 69 |
Titolo: Dal big bang ai buchi neri
Autore: Stephen Hawking
Editore: Rizzoli
Collana: Supersaggi
Prezzo: € 6.71
Data di Pubblicazione: 1990
ISBN: 8817115215
ISBN-13: 9788817115216
Pagine: 224
Reparto: Astronomia