Recensione film “Copperman” per la regia di Eros Puglielli
UN’ARMATURA DI ARGENTERO
Da qualche anno anche il cinema italiano sfida lo stock industriale del superman, dal dittico del Ragazzo invisibile di Salvatores all’eroe coatto di Lo chiamavano jeeg Robot. Più che con questa via nazionale al fantastico, qui l’avventura parte da quel “adesso ve lo faccio vedere io chi sono” dell’infanzia, proteina psicologica di rivalsa che ognuno interiorizza ed elabora nella vita sociale dall’adolescenza fino all’età adulta (e oltre). Nella misura della fiaba d’innocenza e prevaricazione, è la storia di un ragazzino autistico che scopre, da grande, come le ingiustizie privilegiano i deboli, dalla mamma vittima di strozzino alla piccola amica che diventerà il suo amore. Un po’ imitato l’handicap, ma Argentero ha la fotogenia di purezza del ruolo. E veste bene l’armatura d’acciaio…
Silvio Danese
Titolo originale: Copperman
Nazione: Italia
Anno: 2019
Genere: Drammatico
Durata: 95′
Regia: Eros Puglielli
Cast: Luca Argentero, Antonia Truppo, Galatea Ranzi, Tommaso Ragno, Gianluca Gobbi, Sebastian Dimulescu, Angelica Bellucci