Come d’autunno di Stefano Pazzaglia
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La cuoca chiuse la serranda a farfalla posta nella canna fumaria bloccando per un attimo il flusso dell’aria, mise il fermo che bloccò lo spiedo, quindi riaprì la valvola. Tolse uno schidione e le prese di carne necessarie che appoggiò in un tegamino, poi impugnò un mestolo e lo infilò nel paról, che sobbolliva sulla cucina a legna, da cui trasse la polenta che mise a fianco dei mombolì. Con un cucchiaio fece un piccolo incavo sopra la polenta, in cui alloggiò l’unto dello spiedo e quattro uccellini. Avvolse tutto con un panno di cotone.
«Ecco, Piera».
«Hai messo anche gli uccelli?».
«E certo, ci mancherebbe…».
«Quelli con il becco fine?».
«Eh sì».
«Segna tutto sul libretto».
«Certo, Fiera…».
La lista sul libretto, in cui venivano annotati i crediti, era ormai lunga ma Maria sapeva che era brava gente e avrebbero fatto fede agli impegni un poco alla volta, quando potevano.
Il signor Peroni entrò con la Fiat 501 e parcheggiò nel piazzale interno, era l’unica automobile a fianco di alcuni calesse. Il rumore del quattro cilindri attirò l’attenzione dei clienti e dei padroni di casa.
Pietro andò ad accoglierlo.
«Signora, benvenuta» disse alla moglie dell’amico, la quale allungò una mano; lui accennò un baciamano ma non era molto abituato a quei convenevoli e fu un po’ goffo.
«Pietro, che profumì de spét».
«Vieni, ti faccio entrare da qui, prego signora».
Aprì la porta che dava sulla cucina e mostrò la nuova macchina per la cottura dello spiedo.
Maria salutò i signori.
«Perdonatemi, sono un po’ in disordine».
«Ma si figuri».
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Titolo: Come d’autunno
Autore: Stefano Pazzaglia
Prezzo copertina: € 13.00
Editore: Scatole Parlanti
Collana: Voci
Data di Pubblicazione: 2019
EAN: 9788832812046
ISBN: 8832812045
Pagine: 128