Cent’anni di solitudine
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…causa delle sue urla, Amaranta fu colta da un accesso di febbri. Anche lei soffriva della spina di un amore solitario. Chiusa nel bagno si sfogava del tormento di una passione senza speranza scrivendo lettere febbrili che si rassegnava a nascondere in fondo al baule. Ursula ce la faceva a malapena a provvedere alle due malate. Non riuscì in prolungati e insidiosi interrogatori a scoprire le cause della prostrazione di Amaranta. Alla fine, in un altro attimo di ispirazione, forzò la serratura del baule e trovò le lettere legate con nastri color rosa, imbottite di tuberose fresche e ancora umide di lacrime, indirizzate e mai spedite a Pietro Crespi. Piangendo di furore maledisse l’ora in cui le era venuto in mente di comprare la pianola, proibì le lezioni di ricamo e decretò una specie di lutto senza morto che si sarebbe protratto finché le figlie avessero desistito dalle loro speranze. Fu inutile l’intervento di José Arcadio Buendia, che aveva rettificato la sua prima impressione nei confronti di Pietro Crespi, e ammirava la sua abilità nella meccanica musicale. Di modo che quando Pilar Temerà disse a Aureliano che Remedios era decisa a sposarsi, lui comprese che la notizia avrebbe aumentato le tribolazioni dei suoi genitori. Ma affrontò la situazione. Convocati nel salotto buono per un colloquio formale, José Arcadio Buendia e Ursula ascoltarono senza battere ciglio la dichiarazione del loro figlio. Quando seppe il nome della fidanzata, tuttavia, José Arcadio Buendia arrossì di indignazione. « L’amore è una peste » tuonò. « Con tante ragazze belle e decenti, l’unica cosa che ti salta in testa è sposarti con la figlia del nemico. » Ma Ursula approvò la scelta. Confessò il suo affetto nei confronti delle sette sorelle Moscote, per la loro grazia, la loro laboriosità, la loro verecondia e buona educazione, e lodò l’assennatezza di suo figlio. Vinto dall’entusiasmo di sua moglie, José Arcadio Buendia pose allora una condizione: Rebeca, che era quella corrisposta, si sarebbe sposata con Pietro Crespi. Ursula avrebbe accompagnato Amaranta in un viaggio nella capitale della provincia, quando avesse avuto tempo, in modo che il contatto con gente diversa le alleviasse la delusione. 69 |
Titolo: Cent’anni di solitudine
Autore: Gabriel García Márquez
Editore: Mondadori
Collana: Oscar scrittori moderni
Prezzo: € 10.00
Data di Pubblicazione: Giugno 1995
ISBN: 8804404078
ISBN-13: 9788804404071
Reparto: Narrativa > Narrativa contemporanea