RecensioneTeatrale: Carbonio. Piccolo Teatro


Carbonio, numero atomico 6, simbolo C. Carbonio, l’elemento chimico presente in tutte le forme di vita organica, quindi sostanzialmente alla base della vita sul terzo pianeta del sistema solare.
Carbonio, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano, è lo spettacolo in scena al Teatro Studio Melato sino al 26 febbraio. Scritto e diretto da Pier Lorenzo Pisano, con Federica Fracassi, Mario Pirrello e lo stesso Pisano, vincitore del  56° Premio Riccione per il Teatro, è un’affascinante esplorazione del primo contatto fra un umano con un’entità aliena, assolutamente diversa dalla nostra concezione e sensibilità. Una distanza psichico-sentimentale-culturale siderale pare separare i due esseri viventi, anzi nessun confronto è proprio possibile. L’alieno non condivide con il terrestre nemmeno il carbonio nelle fibre (quali le sue?). Un gelo profondo divide, eppure…
La maggior parte dello spettacolo si svolge con i modi del dialogo. Colui che ha avuto l’avventura-vicissitudine (casuale?) del contatto viene interrogato allo sfinimento, allo spasimo, in un centro in cui è stato portato  e sigillato, lontano dalla curiosità mondiale. Nelle scene (a firma di Marco Rosi),  sotto le luci (Gianni Staropoli) e con i costumi (Raffaella Toni), tutti in forma estremamente essenziale, si dipana un dialogo che, apparentemente teso a spiegare quel che in fondo è inspiegabile, nutre e libera invero, nella sua drammaticità, maggiori dubbi. E vi è anche la morte, in passato, della figlia del protagonista, lo specchio del ricordo, l’interpretazione (o manipolazione) della realtà (tracce di Solaris?). Talora l’andamento drammaturgico viene spezzato da un intercalare ironico-didascalico a cura dell’autore-regista.
“Non vi sono dubbi sulla veridicità di questo evento straordinario. Non è il solito video sgranato fatto con una telecamerina: l’hanno visto tutti, centinaia di persone, è documentato, con dovizia di dettagli, dalle foto e dai video che abbondano sui social. L’attenzione si concentra, quindi, sulla relazione tra i protagonisti, sul dialogo serrato, dalle movenze investigative, tra la donna incaricata di verificare l’accaduto e l’uomo che ha vissuto l’esperienza. Carbonio procede lungo due binari che corrono intersecandosi di continuo: la conversazione/interrogatorio, che mette a confronto, al centro della scena, in un incessante moto circolare, Federica Fracassi e Mario Pirrello, e il commento ‘periferico’ e ironico, affidato allo stesso Pisano e idealmente rivolto al pubblico, di alcune delle immagini mandate in orbita sulle sonde Voyager, ambiziosa e ingenua rappresentazione dell’umanità ad uso di un ipotetico osservatore universale. Carbonio, sovrapponendo la propria struttura concentrica al cerchio scenico dello Studio, in un’idea di circolarità che richiama continuamente il Disco d’Oro, il Golden Voyager Record, simbolo stesso dello spettacolo, è un vortice di divertimento fantascientifico, ambigua oscillazione tra smarrimento e presunzione nell’affacciarsi dell’essere umano all’infinito, intima paura del confronto con l’altro; ma soprattutto, Carbonio è una delicata meditazione sulla necessità della narrazione per ricucire le lacerazioni delle nostre storie e ricomporle cercando disperatamente un finale nuovo e diverso, contro il dolore.”
Carbonio sarà in tournée al Teatro Coliseo di Buenos Aires dal 3 al 5 marzo 2023, nell’ambito del FIBA-Festival Internacional de Buenos Aires, nella patria quindi di Héctor Oesterheld e di Francisco Solano López, rispettivamente autore e disegnatore de L’Eternauta, fumetto capolavoro avventuroso-filosofico di fantascienza in cui si raccontano trauma e apocalisse del primo contatto con gli alieni. Una location perfetta per Carbonio, il cui testo peraltro è stato già tradotto in inglese e in tedesco e pubblicato da il Saggiatore nella collana editoriale del Piccolo.
Da segnalare, oltre a ciò, le appendici allo spettacolo di chiarissima e bella suggestione. In primis OLTRE LA SCENA | Carbonio-PRE PERFORMANCE_TALK: “A pochi minuti dal “chi è di scena”, il pubblico e gli operatori del teatro hanno l’occasione di incontrarsi in un momento informale di confronto sui temi dello spettacolo”. Questo avverrà mercoledì 22 febbraio e venerdì 24 febbraio, sempre alle ore 19. Poi PAROLE IN PUBBLICO | Tante care cose! Il disco: “Protagonisti del ciclo di incontri “Tante care cose!” sono alcuni oggetti simbolo, le “cose” scelte direttamente dagli artisti e dalle compagnie in cartellone per rappresentare i propri spettacoli. A interrogarle, di volta in volta, una coppia di invitati speciali: esperti di ambiti diversissimi che, con la complicità di un “moderatore teatrale”, danno vita nell’arco di un’ora o poco più a un confronto dialettico tra reale e immaginario. Per Carbonio, Pier Lorenzo Pisano, regista e autore dello spettacolo, ha scelto “il disco”: oggetto di culto tra gli appassionati di musica e supporto scelto dalla NASA nel 1977 (Voyager Golden Record) per inviare nello spazio informazioni chiave sulla storia dell’umanità. A confrontarsi sul palco saranno l’astrofisico e divulgatore scientifico Luca Perri e Tommaso Colliva, produttore discografico vincitore di un Grammy Award e tra i fondatori della band Calibro 35. Modera l’incontro Enrico Pitozzi, professore di Discipline dello spettacolo presso l’Università di Bologna”. Questo sarà mercoledì 15 febbraio, ore 17.30, nel Chiostro Nina Vinchi. moderatore Enrico Pitozzi. Vi sarà poi la replica, mercoledì 22 febbraio, sempre alle 17.30, con PAROLE IN PUBBLICO | STORMI #5: “Regista e autore, Pier Lorenzo Pisano costruisce, nella narrativa così come nel teatro, architetture di parole volte a rendere possibile l’incontro con l’altro, sia esso una creatura d’ombra, come nel romanzo Il buio non fa paura, o un’entità aliena, come nello spettacolo Carbonio. I suoi testi danno voce all’esperienza del contatto con il differente, lo straniero, il marginale. Alle drammaturgie come strumento di incontro con l’alterità e alla poetica di Pier Lorenzo Pisano è dedicato l’incontro, moderato da Camilla Lietti e Francesca Serrazanetti. Sarà presente l’autore.”
Per riflettere, per tentare di comprendere che oltre la nostra “piccola” rivoluzione intorno al Sole esiste un’immensità da sondare con lo strumento dello stupore.

Alberto Figliolia

Carbonio. Piccolo Teatro Studio Melato (via Rivoli 6 , Milano-M2 Lanza). Fino al 26 febbraio 2023.
Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16. Riposo lunedì e dal 16 al 20 febbraio.
Durata: un’ora e 35 minuti senza intervallo.
Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro
Informazioni e prenotazioni: tel. 02.21126116, sito Internet www.piccoloteatro.org.

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