Cadenza d’inganno
pagina 69
storia dell’amicizia con Andrew?» gli chiese Elisabeth, tenendolo per il braccio. Poi glielo accarezzò. E lui sentì un brivido. Aveva finito di piovere da poco, e l’erba tutta intorno aveva quell’odore che ad Abel era sempre piaciuto. “Quando piove, le gocce sono lacrime di quelle nuvole che piangono la morte di un angelo”. Gli vennero in mente le parole di Mary Anne Stanton recitategli dal figlio Andrew. Il ragazzino si sedette su uno dei massi recuperati dalla sponda del fiume e sentì il bisogno di piangere, ma non per la morte di un angelo. Perché avrebbe voluto che a morire fosse stata la sua condizione di “bambino”. Quella sì. Si alzò un vento leggero che gli passò tra i ca¬pelli, portandogli alle narici l’odore del fiume. Lo inalò forte, come gli aveva detto di fare il vecchio Habermann: era per impossessarsi della incredibile forza dei pesci che risalgono al contrario la corrente, e per rubare la pazienza alle radici degli alberi che costeggiano l’Usk. Dopo un po’ lo raggiunse Geremia. Aveva tra le mani la mantellina che Abel era solito indossare quando insieme andavano a passeggiare lungo l’arenile. Gliela poggiò sulle spalle. Abel non distolse lo sguardo dal punto che aveva fissato dapprima. Sentì solo meno freddo. Geremia, piegandosi sulle ginocchia, gli si pose davanti. Per un attimo condivise il punto fissato dal figlio, poi iniziò a raccontare: 69 |
Titolo: Cadenza d’inganno
Autore: Alfredo Annicchiarico
Editore: Lupo
Collana: Topkapi
Prezzo: € 16.00
Data di Pubblicazione: Gennaio 2011
ISBN: 8896694574
ISBN-13: 9788896694572
Pagine: 263
Reparto: Narrativa > Narrativa contemporanea