Basta cercare
Un mostro di Bologna
aveva troppi denti
soffriva anche di rogna
tra mille patimenti.
I denti erano cento
diciotto sulla testa,
qualcuno sopra il mento,
facevan pur la cresta.
Brutto da far spavento
stava sempre nascosto.
Correva come il vento
chi circolava in quel posto.
E il mostro ci soffriva.
Solo perché diverso
doveva stare solo
non c’era nessun verso.
Un giorno una bambina
a lui si avvicinò,
per tutta la mattina
curiosa lo scrutò.
E lesse la tristezza
stampata sopra il viso,
gli fece una carezza
e lui osò un sorriso.
Allora molta gente
di lui diventò amica.
E tutt’ora è presente
e, non prova fatica
perché in lui c’è la forza
della bellezza vera
ch’ è sotto la sua scorza
e sa di primavera.
Serenella Menichetti