Recensione film “Atto di difesa – Nelson Mandela e il processo Rivonia” per la regia di Jean van de Velde
PROCESSO ALL’APARTHEID
Cerca un posto tra i biopic su Mandela, da “Invictus” a “Il colore della libertà” a “Winnie”, ma qui Mandela è nello sfondo, già in carcere mentre si prepara una ribellione, armi contro armi. Protagonista è invece l’avvocato Bram Fisher, un ricco «bianco dalla parte dei negri», inammissibile, ma non raro esempio di resistenza afrikaner alla violenza del governo. Nelle regole classiche del court-movie, ma con sfumature e ambiguità al giudizio dello spettatore sul progetto militare, è la ricostruzione del processo chiave del sistema di apartheid in Sudafrica (1964) nel quale Fisher, a partire dalla proclamazione d’innocenza davanti a prove schiaccianti, ottenne per Mandela l’ergastolo anziché la pena di morta a cui era destinato. Patrocinio di Amnesty International.
Silvio Danese
Titolo originale: Bram Fischer
Nazione: Sudafrica, Olanda
Anno: 2017
Genere: Biografico
Durata: 121′
Regia: Jean van de Velde
Cast: Peter Paul Muller, Antoinette Louw, Sello Motloung, Sean Venter, Johan Ahlers, Obed Baloi, Izel Bezuidenhout, Anthony Bishop, Clayton Boyd, Garth Breytenbach