Recensione film “Assassinio sull’Orient Express” per la regia di Kenneth Branagh
AGATHA CHRISTIE ACTION E REVIVAL
Ai dettagli di questa indagine di Poirot, la più riuscita e “filosofica” di regina Christie, i laureandi dedicano intere tesi (il fazzoletto, il nettapipe, l’orario, il kimono), ma anche al movente di ciascun personaggio (la principessa russa, il sedicente prof austriaco, i finti conti). Chi ha ucciso Cassetti? Con poche varianti e un respiro spettacolare un po’ provato da truccherie digitali, tra Istanbul anni ’30 e la ferrovia innevata, Branagh gioca per un’ora al revival, a partire dal celebre film ali-star di Lumet (1974). Ed è un po’ noioso. Quando l’investigazione diventa action e raziocino sulle ragioni del complotto riesce invece a elevare la sosta glaciale del treno in bilico sul ponte a emblema dell’ambiguità tra Bene e Male. A se stesso dedica ironici primi piani a pieni mustacchi. Natalizio.
Silvio Danese
Titolo originale: Murder on the Orient Express
Nazione: U.S.A., Malta
Anno: 2017
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 114′
Regia: Kenneth Branagh
Cast: Johnny Depp, Kenneth Branagh, Daisy Ridley, Penélope Cruz, Michelle Pfeiffer, Judi Dench, Josh Gad, Lucy Boynton, Willem Dafoe, Tom Bateman