Anima
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dall’Anima, la cui fantasia mitologizzante e la cui funzione riflessiva richiamano alla mente la vita, il destino, la morte. Anima non porta al sentimento umano ma ne allontana. In quanto funzione che pone in relazione conscio e inconscio, essa occlude il sentimento cosciente rendendolo inconscio e rendendo inumano l’umano. Anima riempie la mente di altre cose che non il mondo umano. Eppure, se Dante o Petrarca entrassero oggi in terapia, non si sentirebbero forse dire che Beatrice e Laura sono immature proiezioni dell’Anima, irreali, regressive, indici di inferiorità del sentimento e di incapacità a porsi in relazione con la donna e con « il femminile »? —. Io, per esempio, non ho ancora sentito una spiegazione convincente della necessità che nei sogni la lucertola si trasformi in animale a sangue caldo e la iena in qualcosa di più benevolo, o che la bambina debba evolvere in sentimenti maturi e la strega inquietante o la mendicante o la primitiva debbano essere promosse al mondo umano attraverso il sentimento e il rapporto personale. L’ironia, per non dire la tragedia, forse, in questi casi sta nel fatto che alle immagini in sé (di Anima?) della lucertola, della bambina, della sciattona primitiva viene negato ogni sentimento, o non le si valuta col sentimento per quello che sono. Al contrario, in nome dello sviluppo del sentimento/sviluppo dell’Anima, l’immagine in sé viene depotenziata. Tutto il sentimento va allo sviluppo, alla progressiva trasformazione delle immagini in qualcosa di più umano. E come se venisse continuamente applicato alle immagini dell’Anima il mito cristiano dell’incarnazio¬ne, sicché tutte le immagini devono seguire il modello dell’inumano che si fa umano (che si incarna), e tutti i fattori psichici devono inserirsi in rapporti umani. Ridicolo, naturalmente. Eppure, immettere lo sviluppo dell’Anima sulla strada dello sviluppo del sentimento, secondo l’accezione umanistica che viene oggi data a sentimento, significa precisamente fare strage degli animali, dei daimones e degli Dei. Significa trasformare il sacro numino-sum di un’immagine archetipica in qualcosa di innocuo, di normale e secolare. La psicologia analitica, così dedita a umanizzare le immagini e a far evolvere in rapporti inter¬personali le realtà archetipiche, cade non solo nel darwi¬nismo, ma addirittura nella forma più semplicistica di 69 |
Titolo: Anima. Anatomia di una nozione personificata
Autore: James Hillman
Traduttore: Bottini A.
Illustratore: Vernon M.
Editore: Adelphi
Collana: Gli Adelphi
Edizione: 4
Data di Pubblicazione: Settembre 2002
Prezzo: € 10.00
ISBN: 8845917177
ISBN-13: 9788845917172
Pagine: 245
Reparto: Psicologia > Teoria psicologica