Prima visione: A Casa Tutti Bene


Recensione film “A Casa Tutti Bene” per la regia di Gabriele Muccino

ULTIMI BACI IN FAMIGLIA
Muccino dopo Hollywood tira le somme. Da autore, da ragazzo dell’ “ultimo bacio” ormai adulto, significa: la famiglia. E la mette sull’isola che non c’è (il cinema?): villa, festa e mare in tempesta. Corale e animale: norme e istinto, amore e rifiuto, tradimento e illusione, genitori, figli e matrimoni si spezzano e ricompongono. Vorrebbe stare tra Scola e Monicelli, con un “savoir faire” di regia che però è un attimo che s’impenni in carrelli e drenate eclatanti e inutili. Giusta la fiducia in attori da concerto: formidabile l’ottuso ristoratore di Marescotti, sgradevole ok il Tognazzi disoccupato, spenta da troppa tv la Sandrelli, quasi in parte Accorsi artista e bene Favino, Germi, Solarino, quasi tutti. Si esce come si entra.

Silvio Danese

Titolo originale: A Casa Tutti Bene
Nazione: Italia
Anno: 2018
Genere: Drammatico
Durata: 105′
Regia: Gabriele Muccino
Cast: Stefano Accorsi, Carolina Crescentini, Elena Cucci, Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini, Massimo Ghini, Sabrina Impacciatore, Ivano Marescotti, Giulia Michelini, Sandra Milo, Giampaolo Morelli, Stefania Sandrelli, Valeria Solarino, Gianmarco Tognazzi

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