Recensione film “50 Primavere” per la regia di Blandine Lenoir
AGNES, SALVEZZA DAI LUOGHI COMUNI
La linea di confine: gli uomini la smettono (di flirtare), i fianchi si sfiancano, ondate imbarazzanti di caldane, il capo sbaglia il tuo nome, tua figlia dice che stai per diventare nonna e perfino le porte scorrevoli non ti fanno più passare. È la cinquantina, bellezza! Se non fosse per la brillante caratura venata di malinconia e istinto di rivolta di Agnes Jaoui e per qualche gag sulle relazioni con figli, amiche e cose, sarebbe una dei quelle torte da forno che invece di lievitare escono piatte imbarazzanti. E per lei che qualcosa, però, di una potenziale vera solitudine passa tra l’assenza d’amore, l’indifferenza dei figli e una notte di sesso rubata sul divano, ed è il meglio di una “cronaca dell’orologio” che sceneggiatura e regia (seconda prova dell’attrice Sandrine Lenoir) tentano di fornire.
Silvio Danese
Titolo originale: Aurore
Conosciuto anche come: Aurore Tabort
Nazione: Francia
Anno: 2017
Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 89′
Regia: Blandine Lenoir
Cast: Agnès Jaoui, Thibault de Montalembert, Pascale Arbillot, Sarah Suco, Lou Roy-Lecollinet, Nicolas Chupin, Rachel Farmane, Laurie Bordesoules