Caro Giuseppe (*), trovo bellissimo quel tuo titolo simbolico, “Gallipoli, periferia dell’Impero”, che mi ricorda un po’ Kafka (il messaggero dell’imperatore, ma anche il cavaliere del secchio), Calvino ( le città invisibili, la poesia dell’invisibile) e la poesia del nulla di Lucrezio, fatta di granelli di polvere che turbina-no in […]