Prossimamente in libreria: Diventare uomini di Lorenzo Gasparrini 1


Diventare uomini. Relazioni maschili senza oppressioni
Avrei voluto leggere un libro di questo genere venticinque anni fa, quando non capivo molte cose del mio essere un ragazzo, del diventare un uomo, e non capivo quella serie di obblighi e di divieti ai quali mi sarei dovuto attenere per diventare un «vero» uomo, un «vero» maschio. Costretto a un ruolo competitivo che non avevo scelto, costringevo chi avevo intorno a ruoli che non avevano scelto. Ci sono voluti anni di studio, di lavoro su me stesso, di confronto con tante identità diverse per capire quanto il potere patriarcale mi avesse inculcato un modello di vita destinato a rendermi infelice e frustrato, e a creare relazioni ipocrite e oppressive intorno a me. (Lorenzo Gasparrini)

Le parole di Lorenzo Gasparrini anticipano la cifra stilistica del volume: autoanalisi e semplicità dei contenuti. Diventare uomini. Relazioni maschili senza oppressioni è un saggio sull’antisessismo maschile e per l’antisessismo maschile in Italia che raccoglie la prospettiva femminista del «partire da sé».
L’autore descrive la vita di un uomo ripercorrendo le sue vicende, dall’infanzia all’età adulta, per mostrare come il sessismo – strumento con il quale il sistema patriarcale si mantiene e si evolve – condizioni il suo sviluppo, il suo linguaggio, le sue abitudini, la sua visione del mondo.
Dai giochi dell’infanzia ai rapporti con l’altro sesso e con gli altri generi, alla vita di coppia, al contesto lavorativo e sociale, ogni uomo – anche se lontano dai temi delle politiche di genere – diventa, di fatto, parte attiva di una politica discriminatoria attraverso i pregiudizi e le abitudini che ha incorporato nel corso del suo sviluppo. «Tutto questo può cambiare», dice l’autore, «ma non si nasce antisessisti»: solo una presa di coscienza libera e critica da parte degli uomini sul patriarcato vigente, può offrire uno sguardo maschile nuovo sui rapporti tra i generi e liberare l’immagine che gli uomini hanno di sé dai condizionamenti sociali.
Il libro è composto di cinque capitoli: il primo che funge da «glossario», i successivi tre che ripercorrono le tappe dell’uomo in evoluzione e l’influenza del patriarcato su queste (l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta), e il quinto che propone modi diversi di essere uomini, «tutti meno violenti del patriarcato», chiosa l’autore. Ogni capitolo termina con una nota bibliografica che propone spunti di lettura e riflessione, offrendo un vasto panorama di testi, italiani e stranieri sui quali approfondire i singoli concetti.

diventare-uominiTitolo: Diventare uomini. Relazioni maschili senza oppressioni
Editore: Settenove
Data di Pubblicazione: marzo 2016
Prezzo: € 14.00
ISBN: 8898947151
ISBN-13: 9788898947157
Pagine: 160
Reparto: Politica e società

Lorenzo Gasparrini. È dottore di ricerca in Estetica. Blogger e attivista antisessista, è fondatore dei blog «Questo uomo no» e «La filosofia maschia». Tra le pubblicazioni accademiche, La costruzione di una possibilità: disertare il patriarcato, in «La questione maschile. Archetipi, transizioni, metamorfosi» (a cura di Saveria Chemotti, Il Poligrafo).

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Un commento su “Prossimamente in libreria: Diventare uomini di Lorenzo Gasparrini

  • Davide

    Un libro ipocrita. Sostiene che il maschilismo patriarcale sia permeato nella società e che se sei maschio eterosessuale sei sicuramente maschilista patriarcale, un po’ come il peccato originale. E che se non ti “depuri” leggendo il suo libro (che sarebbe la sacra Bibbia dell’attivismo femminista) allora rimarrai per sempre maschilista patriarcale e quindi un essere da disprezzare in quanto genere maschile e con preferenza sessuale etero. Gasparrini è un narciso che ha scritto un libro divisivo e pericoloso. Fa finta di essere politicamente corretto, ma in realtà odia profondamente il maschio eterosessuale, che è colpevole solo per il fatto di essere maschio etero, anzi lo usa come capro espiatorio. Usa stereotipi e pregiudizi per dimostrare la sua tesi. Crea col suo ragionamento una categoria da epurare proprio perché uomini etero. Una cosa che dovrebbe mettere i brividi a chi ricorda un po’ di storia. E come si depura il maschio etero perpetratore inconsapevole del patriarcato? Ma ovvio! Leggendo il suo libro! Esattamente come il Mein Kampf di Hitler ammiccava ai lavoratori tedeschi delusi dalla grande depressione economica, dando tutta la colpa agli ebrei, Gasparrini ammicca a tutte le categorie che non sono maschio etero, dando la colpa a chi non si depura leggendo il suo libro e imparandone a memoria il linguaggio. Crea bias cognitivi difficili da sradicare, pretende di cambiare il linguaggio decidendo lui i termini corretti, e se osi contraddirlo allora sei ascritto nella categoria da epurare: maschilista patriarcale. E alcuni passaggi sono di un ignoranza (o meglio dolo) demenziale, come il prendersela con la dicitura “buon padre di famiglia” del diritto privato romano, come fosse una dicitura paternalistica, legata al potere, quando invece significa tutt’altro, esprimendo invece la diligenza e la buona fede necessaria nell’eseguire una mansione. Ma di buona fede nel libro e nelle intenzioni di Gasparrini proprio non ce n’è. Invece di offrire davvero delle soluzioni ai danni del patriarcato, stimolando un dibattito sano, non fa che offrire al suo pubblico il capro espiatorio delle colpe del patriarcato maschilista e cioè il maschio etero, che solo per il fatto di esserlo deve essere deriso e sbeffeggiato e messo alla berlina. Dichiara di scrivere proprio per educare questo genere meschino, ma in realtà il suo pubblico sono tutte le altre categorie oppresse dalla sua malvagità. Una malvagità derivata dalla macchia del peccato originale, un genere per sua natura stupratore e patriarcale. Il suo pubblico si sente così autorizzato ad una caccia a questo fossile sociologico e antropologico ed alla sua “giusta” condanna. La prova di questo atteggiamento ruffiano verso la comunità lgbt e verso le donne è proprio il pay-off che l’autore si da sui social network “un filosofo femminista, alla faccia di chi dice che non è possibile”. In lui quindi si realizzerebbe l’impossibile: finalmente un maschio etero capace di sposare il femminismo! L’Impossibile incarnato in lui! Insomma, un messia. Un guru che sogna di vendere milioni di copie a discapito di un dibattito serio e corretto sui problemi di genere.
    Ritenta, sarai più fortunato.