Prima visione: Noi siamo la marea


Recensione film “Noi siamo la marea” per la regia di Sebastian Hilger

L’ALTRA FANTASCIENZA
Fantascienza, di sparizioni incomprensibili: il mare e 3000 bambini. Ritirandosi senza spiegazioni scientifiche, l’acqua delle coste a nord della Germania ha lasciato una landa desolata alla Tarkovsky, misterica come in Lynch, portandosi via i piccoli di una lugubre cittadina di anziani tristi e solitari. Indagano, forzando il blocco delle istituzioni, l’accademico Mitcha e la ribelle ex Hanna, guidati dall’unica sopravvissuta al risucchiamento di una generazione. Nonostante certe sottolineature, lo sguardo verso una sci-fi alta e metaforica a basso budget è valido e insieme tenero, europeo, visto che si sente qualche eco dai filmoni delle major. Viene da un apprezzabile progetto di scuole di cinema e da una cursiosa combinazione di una decina di sceneggiature.

Silvio Danese

Titolo originale: Wir Sind Die Flut
Nazione: Germania
Anno: 2016
Genere: Drammatico
Durata: 84′
Regia: Sebastian Hilger
Cast: Max Mauff, Lana Cooper, Swantje Kohlhof, Roland Koch, Max Herbrechter, Waldemar Hooge

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