La tartaruga furba


Favole raccolte, curate e riadattate da Simone

L’elefante e l’ippopotamo erano tanto amici che mangiavano sempre insieme. Un giorno la tartaruga li raggiunse mentre stavano giocando insieme e disse:Salve ! Fate una coppia proprio ben assortita, così grandi e forti come siete ! Eppure, strano a dirsi, io sono più forte di ciascuno di voi. Non mi credete ? ve lo dimostrerò !. Tu elefante, prova a prendere un capo di questa fune ed a tirare con tutta la tua forza: non ti riuscirà mai di farmi venire fuori dall’acqua.
– Sta un po’ a vedere ! – rispose l’elefante tutto arrabbiato, ed afferrò un capo alla fune. La tartaruga si legò l’altro capo alla zampa di dietro e si tuffò nel fiume. Non appena ebbe toccato il fondo si slegò la fune dalla zampa e l’annodò intorno ad una grossa roccia.
L’elefante tirò con tutte le sue forze … tirò e tirò. Fino a che la fune non si ruppe. Allora la tartaruga slegò la fune dalla roccia, se la rilegò presto alla zampa ed emerse ansante alla superficie, tirandosi dietro il pezzo di fune rotta. L’elefante dovette ammettere che la tartaruga era più forte di lui.
Ma l’ippopotamo sbuffò divertito e disse:
– Ora tocca a me. Questa volta tu tirerai da riva, ed io dall’acqua.
La tartaruga prese una nuova fune, se la legò alla zampa e sprofondò nell’erba alta sull’orlo della giungla, fino ad essere invisibile, mentre l’ippopotamo si tuffava nel fiume con l’altro capo.
Non appena fu fuori della vista anche dell’elefante, la tartaruga, con la corda legata alla zampa, girò molte volte intorno ad un albero di palme, così che, quando l’ippopotamo cominciò a tirare la fune, questa si tese sempre più intorno al tronco e non cedette, per quanto egli tirasse e desse strattoni. Quando l’ippopotamo fu stanco, tornò alla superficie sbuffando e facendo schizzare via l’acqua dalle narici. Non appena lo vide, la tartaruga girò intorno all’albero nella direzione opposta, fino a che la corda fu svolta dal tronco ed uscì dall’erba alta con un capo sempre legato alla zampa.
Anche l’ippopotamo dovette ammettere, a malincuore, che la tartaruga era più forte di lui. La tartaruga allora chiese:
– Mi volete come amica o come nemica ? – Tanto che l’elefante e l’ippopotamo risposero:
– Come Amica ! Non ci converrebbe davvero avere come nemica una che ha dimostrato di essere tanto più forte di noi !
La tartaruga soggiunse:
– Va bene ! Da ora in poi mangerò e vivrò con voi per sempre. Ma siccome non poso vivere in due posti contemporaneamente, passerò la vita nell’acqua con l’ippopotamo, mentre mio figlio starà sulla terra con l’elefante.

Da allora in poi vi sono state sempre tartarughe di terra e tartarughe d’acqua. Ma quelle d’acqua sono assai più grandi e grasse, perché, come ben sapeva quella famosa tartaruga, sulla terra ferma molto spesso c’è poco da mangiare .. mentre nel Grande Fiume c’è sempre pesce a sazietà.

Simone
http://lefavoleprivate.iobloggo.com

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