JOHN BUTLER TRIO – Flesh + Bloood


A cura di Giuseppe Maggioli

JOHN BUTLER TRIO – Flesh + Bloood – (Vanguard/Welk Music group).
Un cd intenso e incalzante che segna il ritorno di uno dei nuovi cantautori indie per eccellenza, John Butler. personaggio eclettico e devoto alla scena indie-folk australiana, John Butler (voce, chitarra acustica 6-12 corde, tastiere analogiche, fender rhodes) con il suo trio infiamma da molti anni , per l’appunto dal 2001, le piazze e i prati dei free festival di mezzo mondo. Outsider “vero” della musica colta-acustica, Butler confeziona questo disco con assoluta maestria arredando le sue canzoni di ‘frontiera’ con lunghe trasposizioni strumentali, 11pezzi nati per essere battezzati come un qualcosa di travolgente ma curiosi di una fase neo folk che fa sicuramente ingelosire gli esponenti più cool della scena stessa come The national e Arcadie Fire. Una ricerca musicale che si avvale di strumenti acustici e melodie contagiose (Spring to Come). La natura esplode nel suo sound, il deserto australiano o del New Mexico affiorano in Cold Wind e con originali intarsi bucolici (Bullet girl). Mentre in Young and Wild e Only One si assaporano e si ascoltano stando seduti intorno al fuoco, tra istanze alla Ben harper prima maniera e similitudini dylaniane che fanno da contorno ad un autore particolarmente acclamato all’estero e poco conosciuto nella nostra amata Italia. Il nuovo lavoro e l’occasione per apprezzare i suoi territori terrosi ispirati anche dai romanzi di Cormac Mc Carthy e per il suo folk schietto e senza regole. Uno scouting- culturale-musicale da aprrezzare.

Giuseppe Maggioli


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