GILAD HEKSELMAN -This just it


A cura di Giuseppe Maggioli

GILAD HEKSELMAN -This just it – (Jazz Village/Harmonia Mundi).
Israeliano di stanza a New York, Gilad Hekselman (guitar) è il nuovo telento del jazz moderno capace in meno di cinque anni di appropriarsi della cultura afroamericana con il solo esempio che un giovane artsista sa dare: costruire dell’ottima musica, contaminando il più possibile il suo jazz con elementi blues, roots e sofisticato pop. Cresciuto negli ambienti hipster di New York tra un concerto al Greenwich Village e un caffè da Starbucks, Ekselman ha saputo codificare il suo messaggio musicale con gli elementi ‘nuovi’ del jazz e i costumi dei chtarristi da lui amati, come John Scofield, Ben Monder e Wes Montgomery su tutti. Il nuovo cd che abbiamo tra le mani senplifica tutto questo, una password sonora che include eleganza, velocità di esecuzione ed una dolce melodia che si insinua in ogni brano. Above e This Just In sono piene di fascino, Nothing Personal si arricchisce di argomenti neo jazz, mentre la fluida March Of The Sad Ones e la spigolosa Thus Just Out hanno come idea una nuova fusione tra lo stile eclettico di John Abercrombie e la tradizione folk di Bill Frisell. Acompagnato da Joe Martin al basso, Marcus Gilmore alla batteria (nipote del maestro Roy Haynes) e dal sax black di Marcus Turner, il suo talento naturale di una cristallina evidenza, emerge in piena regola in un audace lavoro che comprende non solo la miglior musica meticcia in circolazione ma anche un giovane artista indie che sicuramente si farà largo nel groviglio di proposte che negli ultimi mesi ha invaso il mercato. Le sue influenze classiche, jazz e rock fanno di Gilad Ekselman un chitarrista di grande valore espressivo tra dialoghi post-bop, ricami noise e travolgenti atmosfere raffinate.

Giusepp Maggioli

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