Duel-Una lotta all’ultima risata di Agnès Boury


Duel_grossA cura di Alberto Figliolia

C’è qualcuno che con un archetto riesce a far vibrare di musica anche la lama di una motosega: Morricone rivisitato in tal modo assume connotati quasi metafisici. Quel qualcuno è Laurent Cirade. Invero lo strumento di elezione del buon Cirade sarebbe il violoncello, ma lui con la più gran disinvoltura passa per ogni tipo di strumento. Musicista capace di virtuosismi senza pari, ma anche comico. Così come Paul Staïcu, suo compagno in Duel-Una lotta all’ultima risata (regia di Agnès Boury). Laurent Cirade ha nel suo curriculum vitae collaborazioni con il geniale coreografo Maurice Béjart e con la regista Coline Serreau;  Paul Staïcu, che privilegia il jazz, è anche compositore.
Un duello che è collaborazione, in una memorabile sequenza di sketch, performance, quadri scenici e gag di cui, come spettatore – duelfelicemente e implacabilmente avvinto –, non sai se godere più per l’aspetto musicale che per quello attorial-teatrale. Il fatto è che con questi due splendidi interpreti ti immergi in raffinatezze musicali e matto divertimento. L’orecchio gioisce mentre ridi a crepapelle.
Per dirvi dell’abilità e perizia… A un certo punto Laurent suona il didgeridoo, lo strumento a fiato ad ancia labiale degli aborigeni australiani, e a quei suggestivi suoni aggiunge quelli che scaturiscono dalle corde del violoncello, che pizzica con la mano sinistra, e quelli che emanano i tasti del pianoforte, che pesta con la mano destra. Tutto contemporaneamente! E persino il rigor mortis può generare musica!
duel 1I due propongono una vera carrellata di generi: dal blues al jazz, dal rock alla classica; dai Bee Gees a Bizet, da Dvořák ai Beatles, a Lou Reed, a Bob Marley, con i Deep Purple che convivono con Bach. Valori formali e ironia, farsa e musica scelta, colta. Anticonvenzionali e fuori dagli schemi, eclettici e trasgressivi dalla solida formazione, burleschi e lirici, umoristi, rumoristi e delicati, vertiginosi, imperturbabili e stravaganti, rivisitatori e, insieme, rispettosi filologi. Due stralunati poeti.
Inutile dire quanto sia coinvolto il pubblico nel corso della rappresentazione-concerto, difficile che se ne voglia andare via… Uno spettacolo senza età. “Qual era dunque il filosofo che affermò che la musica è in grado di rigenerare gli animi? Due eccezionali musicisti si abbandonano ad esilaranti regolamenti di conti e finiranno per essere irrevocabilmente convincenti per tutti”.
Dopo il tutto esaurito della scorsa stagione Laurent e Paul tornano al teatro Filodrammatici dal 13 al 23 marzo… Ginnopedia dell’Incubo Cannibale, Ballata per una Piccinina Abbandonata, Concerto per Carta di credito, Toccata per un sequestro, Rap della depressione sociale, Minuetto del sadismo militare, Canto zigano per un momento di nostalgia scout, Scat per Stentor muggente… Da non perdere, assolutamente.

Alberto Figliolia

Duel. Teatro Filodrammatici, via Filodrammatici 1, Milano. Dal 13 al 23 marzo. Info e prenotazioni: tel. 02.36727550, e-mail biglietteria@teatrofilodrammatici.eu, sito Internet www.teatrofilodrammatici.eu. Orari spettacoli; mar, gio e sab 21; mer e ven 19,30; dom 16.

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